Tu sei qui: CronacaStemma cittadino sulle transenne pedonali, infuria la polemica
Inserito da (admin), martedì 26 marzo 2013 00:00:00
L’Italia s’è desta e speriamo che si destino dal torpore anche dirigenti, funzionari e dipendenti del Comune di Cava de’ Tirreni, i primi sotto il peso dei 100mila e rotti euro di emolumenti annuali, i secondi e terzi dal dolce far poco e dal tirare a campare, tutti però puntuali a ritirare lo stipendio a fine mese.
Inaccettabile l’ennesima dimostrazione di non competenza, superficialità, pressappochismo e chi più ne ha più ne metta, relativa allo sgorbio delle barriere realizzate e messe in opera sui marciapiedi all’incrocio di via Guerritore, viale Mazzini, via Matteo Della Corte. Un’opera piccola piccola, ma i nostri beneamati tecnici e dirigenti sono riusciti a far ridere persino i polli. Lo stemma a colori inserito al centro delle barriere è sbagliato non una, ma due volte.
1) Con delibera di Consiglio Comunale n. 75 del 30.11.2009 si è deciso che lo stemma della Città di Cava de’ Tirreni fosse modificato con l’applicazione dei pali aragonesi sulla parte sinistra (due barre rosse e gialle alternate) e tre fasce rosse su fondo argento nella parte destra. Se poi i nostri beneamati sapessero cosa succede nell’ufficio affianco, sarebbero venuti a conoscenza che in questi mesi è in corso la revisione definitiva dello stemma per quanto riguarda anche la corona, che da turrita diventerà regale. Revisione licenziata in Commissione e pronta per l’approvazione nel prossimo Consiglio comunale. A saperlo, non avrebbero gettato al vento i soldi, seppur pochi, di questo scempio e non avrebbero fatto la figura dei non competenti, ma pagati.
2) Conclamati non competenti, ma pagati, anche dal fatto che per i pedoni da un lato e per gli automobilisti dall’altro lo stemma appare specchiato, cioè con i pali aragonesi a destra e le fasce rosse a sinistra. Il colmo.
Troppo difficile, evidentemente, per i tecnici del Comune di Cava de’ Tirreni immaginare una cosa simile. Ed intanto i polli ridono. Ma la Città piange e come al solito la figuraccia la fa il sindaco. L’unico che ha messo mano e risolto il dilemma del vero stemma della Città. Passeggiando, invece, i commenti e lo scherno verso il primo cittadino non mancano. Speriamo che continui nel ripulisti e mostri gli attributi anche verso gli incapaci a tutti i livelli.
L’Italia s’è desta (speriamo)
La risposta di Galdi: «Una polemica peregrina»
In riferimento alla polemica relativa agli stemmi contenuti nelle transenne che si stanno realizzando in città, il sindaco Marco Galdi dichiara:
«Tengo a rappresentare che lo stemma attualmente vigente in base al D.P.R. del 1965 è esattamente quello ivi raffigurato e che, fintanto che non ci sarà una delibera di Consiglio Comunale che lo muti e questa delibera non sia recepita da un nuovo provvedimento governativo, lo stemma ufficiale della Città di Cava sarà quello rappresentato in tutti gli atti ufficiali, compreso nelle transenne in fase di montaggio. L’iter di modifica dello stemma, che è stato avviato in Commissione Regolamento, sarà molto lungo, per cui nessuno è abilitato ad usare uno stemma diverso finché questo iter non sia concluso. La polemica sollevata, quindi, mi pare assolutamente peregrina. Lo stemma è stato correttamente raffigurato nella sua parte visibile dall’esterno delle transenne. È chiaro che dall’altra parte si veda lo stesso stemma come riflesso allo specchio, ma questa è semplicemente una conseguenza tecnica della raffigurazione plastica dello stemma, che va visto correttamente dall’esterno delle transenne».
Ufficio Stampa Città di Cava
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