Tu sei qui: CronacaSparatoria sulla statale 18
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 6 novembre 2001 00:00:00
Mozzafiato l'inseguimento che nel tardo pomeriggio di ieri si è reso necessario per bloccare due noti pregiudicati dell'Agro, che hanno eluso un posto di blocco della polizia. Protagonisti della rocambolesca vicenda gli agenti della Polizia di Stato dei Commissariati di Cava de' Tirreni e Nocera Inferiore, che in una fulminea e sinergica operazione di controllo del territorio hanno messo a segno un'importante operazione. Sono, infatti, riusciti a stringere le manette attorno ai polsi di uno dei malviventi, Salvatore Oliveto, e avrebbero già identificato il suo compare, che è riuscito, però, a darsi alla macchia. Le indagini sono, chiaramente, ancora in corso e non è da escludere che già nelle prossime ore anche l'altro uomo venga arrestato. La dinamica della vicenda ha davvero dell'incredibile: prima di schiantarsi contro un muro a Nocera Inferiore, infatti, i due malviventi hanno fatto il giro di tutta la città di Nocera Superiore, nonostante i numerosi colpi di pistola esplosi in aria dai poliziotti a scopo intimidatorio. Ma procediamo con ordine.
Erano le cinque
Erano appena trascorse le cinque del pomeriggio di ieri quando due agenti in borghese, su un'auto civetta del commissariato di Cava de' Tirreni, hanno intercettato, lungo la statale 18, in territorio di Nocera Superiore, due noti pregiudicati di Nocera Inferiore. I due, già noti alle forze di polizia, viaggiavano a bordo di una Fiat Uno, risultata poi rubata, in direzione di Nocera Inferiore. Non è confermato, ma pare che fossero stati individuati come gli autori di uno scippo messo a segno poco prima a Cava. Certo è che, nell'intento di eseguire un normale controllo, gli agenti di Polizia hanno intimato l'alt ai due uomini, i quali, senza pensarci troppo, si sono dati alla fuga. Hanno invertito bruscamente il loro senso di marcia e hanno cominciato una folle gimcana a tutta velocità tra le auto paralizzate nel traffico dell'ora di punta. Hanno percorso la statale 18, in direzione di Cava, tagliando per Camerelle e immettendosi nel centro abitato di Nocera Superiore. Hanno percorso Via Pecorari, Via Vincenzo Russo, via Mazzini e via San Pietro, nell'intento di reimmettersi sulla Nazionale il più vicino possibile al Borgo Vescovado di Nocera Inferiore, dove entrambi risiedono, sempre tallonati dalla Polizia. Ignorando i colpi di pistola, le segnalazioni con la paletta e le sirene spiegate, i due hanno continuato a correre in pieno centro cittadino, mettendo a repentaglio la vita dei passanti. Nel mentre, il numero delle pattuglie lanciate al loro inseguimento è salito a sei. All'auto civetta di Cava si sono aggiunte due pattuglie inviate dal vice questore Sebastiano Coppola ed altre tre con a bordo gli uomini agli ordini del vice questore di Nocera Inferiore, Antonio Maione (nella foto). Una volta accerchiati nuovamente sulla Nazionale, i due balordi hanno cercato di mettere a punto l'ultimo tentativo di fuga, imboccando una stradina secondaria, che li avrebbe condotti tra i prefabbricati pesanti situati al Borgo Vescovado di Nocera Inferiore. Ma il maldestro tentativo di sfuggire alle gazzelle della polizia ha fatto sì che l'auto sbandasse, finendo così contro un muro.
La refurtiva
Prima di essere braccati dalle gazzelle, però, stando alle testimonianze di alcune persone che sostavano davanti ad un bar situato sulla Nazionale, i due si sarebbero disfatti di un fagotto, gettandolo in tutta fretta nel torrente Cavaiola. Potrebbe trattarsi della refurtiva del loro ennesimo colpo, di un'arma o addirittura di droga. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti, che, per il momento, non aggiungono altro. Terminata miseramente per i due balordi la folle corsa che ha messo in subbuglio e seminato il panico in tutta la città, sono scattate immediatamente le manette per il nocerino pluripregiudicato Salvatore Oliveto. Il suo complice, sulla cui identità gli inquirenti non si sono ancora pronunciati, è riuscito a fuggire. Gli investigatori, sia sul fronte nocerino che su quello cavese, hanno dichiarato di essere sulla buona strada e contano di mettere a segno il secondo arresto in breve tempo.
Quel fagotto nella Cavaiola
Hanno scandagliato un lungo tratto del torrente Cavaiola i vigili del Fuoco del distaccamento di Nocera Inferiore nel tardo pomeriggio di ieri. Per ore hanno cercato di rinvenire il fagotto che, a detta di alcuni testimoni oculari, i due pregiudicati, inseguiti per tutta la città di Nocera Superiore dalla polizia, avrebbero gettato nel torrente alla vista dell'auto civetta posteggiata all'altezza del mobilificio Martorelli. Poco o nulla si sa di questo particolare della vicenda, che ha tenuto con il fiato sospeso tutta la città di Nocera Superiore e ha seminato il panico lungo le principali vie cittadine, percorse dai malviventi inseguiti dagli uomini dei due principali commissariati della zona: Cava de' Tirreni e Nocera Inferiore. Potrebbe trattarsi di un fagotto contenente un'arma o semplicemente la refurtiva di uno dei tanti colpi messi a segno dai due pregiudicati. Le loro precedenti condanne, infatti, sarebbero inerenti a reati contro il patrimonio, quindi furti e rapine improprie. Niente avrebbero a che vedere, fino a questo momento, con il mondo della droga a cui in un primo momento si era fatto cenno per giustificare la folle fuga dei due nocerini. Non bisogna dimenticare, però, che anche l'auto sulla quale i due viaggiavano è risultata rubata, proprio a Cava, qualche mese fa.
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