Tu sei qui: CronacaSolidarietà al fioraio arrestato
Inserito da (admin), lunedì 8 gennaio 2007 00:00:00
Una raccolta di firme per chiedere la scarcerazione e l'annullamento della custodia cautelare in carcere. Arriva dalle donne, l'universo particolarmente sensibile alle violenze sessuali, un nuovo messaggio di sostegno a Giuseppe D'Alessio, il fioraio di 47 anni arrestato lo scorso 1° gennaio con l'accusa di abusi sessuali nei confronti delle due nipoti e di alcune studentesse loro amiche. Sono state proprio le più affezionate clienti del negozio di via Vittorio Veneto a promuovere una raccolta di firme contro la custodia cautelare in carcere. Ad annunciarlo è l'avv. Alfonso Senatore, nominato al fianco del legale Barbara Mauro per sostenere la difesa di D'Alessio.
«In queste ore continuano i messaggi e le lettere inviati dagli amici e dai conoscenti più stretti - spiega l'avv. Alfonso Senatore - ma bisogna registrare delle prese di posizione ancora più nette e significative. Le clienti del suo negozio hanno deciso di promuovere una raccolta di firma per protestare contro la misura di custodia cautelare in carcere». E non solo. Come racconta il legale Barbara Mauro, anche alcuni parroci cittadini, amici di D'Alessio, avrebbero intrapreso altre forme di sostegno a favore del fioraio cavese. «Il nostro cliente è molto schivo, complice anche lo choc di questi giorni, e pertanto non vuole che si rendano pubbliche le enormi manifestazioni di affetto e di stima che sta ricevendo in queste ore così difficili», afferma.
Sul piano giudiziario non trapelano altri particolari, in virtù del segreto che copre questa fase di indagine. «Non possiamo sbilanciarci più di tanto - ammette l'avv. Senatore - per la riservatezza richiesta in questa fase. Ma quello che è certo è che ci sono diverse incongruenze nell'impianto accusatorio. E non solo. Ci sono diversi elementi che non sono stati considerati. A breve ci saranno interessanti sviluppi, che dimostreranno l'innocenza del nostro cliente». Sul versante opposto, quello dell'accusa, si registra un altro passo in avanti. Le due nipoti di Giuseppe D'Alessio (presunte vittime delle aggressioni), rappresentate dall'avv. Patrizia Macario, hanno presentato la richiesta di costituzione di parte civile. A quanto si è appreso, le parenti del fioraio sono state le uniche a presentare una denuncia formale. Le altre ragazze sarebbero state ascoltate dai Carabinieri, come persone informate dei fatti.
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