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Cronaca

Sinergia cittadini-Forze di Polizia, multato un ristoratore per abbandono di rifiuti

Inserito da (admin), venerdì 27 luglio 2012 00:00:00

Quando fra i cittadini e le Forze di Polizia s’instaura una perfetta cooperazione, i benefici ricadono su tutta la comunità; e come potrebbe essere diversamente! Dall’ultimo censimento ultranazionale, predisposto dall’ISTAT, è emerso che Cava de’Tirreni, la memorabile “piccola Svizzera”, conta circa 55mila abitanti. Ipotizzando che il 50% sia d’origine cavajola o cavota (cavesi, la cui ultrasecolare progenie origina nella “valle metelliana”, che indicheremo con la dizione: cavese doc), incombe a questi educare al vivere civile il restante 50% che, per varie ragioni, si ritrovano a risiedere o dimorare nella rinomata “Bologna del sud”.

Come s’individua il 50% dei non cavoti? Semplice: sono tutti coloro che, come detto, per ragioni di lavoro, studio, maggiore accoglienza, signorilità, modus vivendi, rispetto ad altri centri viciniori, hanno deciso di risiedere o dimorare nella “porta verde della costa d’Amalfi”. A noi cavajuoli l’onere di esigere da quel 50% di popolazione cavese il rispetto delle leggi, regolamenti ed ordinanze sindacali; previa cooperazione delle forze dell’ordine, da noi stessi attivate!

Non è da considerare delatore quel cavese doc che, per mantenere decorosa Cava de’Tirreni, deve constatare, a seguito di indicazione di altri due emeriti conterranei, i signori M. L., già funzionario del Monte Paschi di Siena, e F. B., noto imprenditore cittadino, lo sconsiderato abbandono di rifiuti, peraltro non differenziati, in giorno ed orario non consentito, aggravato dal fatto che ciò è avvenuto in pieno centro urbano. Questo è accaduto stamane, venerdì 27 luglio 2012, alle ore 09.20, nel mentre transitavamo, rigorosamente a piedi, per corso Giuseppe Mazzini, 111, proprio dinanzi al ristorante Made in Italy; una pessima cartolina per la Città. 11 sacchi di colore nero e celeste pieni di tutto e di più, 7 barattoli vuoti (da kg 5), originariamente contenenti pomodori pelati, ovviamente ancora intrisi di sugo rosso, utensili (dismessi) per eseguire le pulizie, lattine di plastica vuote, della capienza di litri 5, già contenenti olio per frittura e detersivi industriali e tant’altro ancora; tutto ciò formava il maleodorante cumulo di rifiuti.

Cosa deve fare il cavese che ama la propria città, ritenendola, com’è giusto che sia, casa propria? Telefona alla Polizia Locale, componendo il numero verde 800.279.221 (gratuito da telefono fisso e cellulare) o, se dovesse risultare occupato, lo 089.34.16.92, riferendo all’interlocutore quanto di osceno vede! Stamane, dopo pochi minuti, ad esito dell’attivazione della Sala Operativa del Corpo di Polizia Locale di via Ido Longo, retto dal Ten. Col. Licia Cristiano, sono giunti in corso Giuseppe Mazzini, 111 gli Assistenti Capo Vincenzo Santoriello e Giovanni Panza, della Sezione Ambiente e degrado urbano, i quali, constatata la gravità dello sversamento dei rifiuti ai margini del marciapiede e dell’importante arteria cittadina, hanno immediatamente attivato il capo cantiere della Se.T.A. S.p.A., il diligente Marco Siani, il quale ha sollecitamente inviato sul posto i rigorosi operatori Giovanni Apicella e Alfonso Santoriello.

I caschi bianchi, col concorso degli operatori ecologici, hanno constatato che i rifiuti, ovviamente indifferenziati, avevano origine da un’attività ristorativa. Constatata l’inosservanza all’ordinanza sindacale, gli agenti hanno redatto il conseguente verbale, notificandolo al titolare dell’esercizio commerciale. La sanzione è di € 250,00. Il nostro plauso ai concittadini, al Corpo dei caschi bianchi ed agli operatori della Se.T.A. per aver, in perfetta sinergia ed in assoluta dedizione alla città di Cava de’Tirreni, rassettato un centrale angolo urbano che, se lasciato così com’era sino a lunedì mattina, avrebbe arrecato non poco nocumento all’intera città.

La narrativa di quanto accaduto rivela l’intesa che deve instaurarsi fra tutti i cittadini e le forze di polizia, poiché solamente in tal modo si potranno scongiurare abusi d’ogni genere, come lo sversamento dei rifiuti in giorni ed orari non consentiti, il gioco del pallone, eseguito da adulti e ragazzi, nei parchi cittadini, oltre che in piazza Bonifacio IX e piazza Vittorio Emanuele III, l’affissione selvaggia di manifesti e locandine in ogni parte della città, non risparmiando i pilieri del borgo porticato, il frastuono arrecato da grandi e piccini, negli orari di riposo, nel parco di via Corradino Schreiber, l’abbandono delle deiezioni canine in tutte le strade cittadine, l’esposizione di merci dinanzi agli esercizi commerciali, occupando, abusivamente, il pubblico spazio, ecc. ecc.

Sveglia cavesi doc, cooperiamo con le forze di polizia: è questa la strada per restituire a Cava de’Tirreni l’ordine e la legalità vissuta sino al tramonto degli anni ’70, ben sapendo che i benefici ricadranno su tutta la nostra valle!

Livio Trapanese

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