Tu sei qui: CronacaSimulazione di reato e lesioni personali, denunciati due giovani cavesi
Inserito da (admin), lunedì 6 settembre 2010 00:00:00
Nella mattinata di ieri, gli Agenti della Squadra Mobile di Salerno e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’ Tirreni, a conclusione di un’articolata ed efficace attività d’indagine, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Salerno due giovani cavesi, G. S. di anni 32 e C. S. di anni 35, ritenuti responsabili del reato di simulazione di reato e lesioni personali.
Nello specifico, si segnala che, nelle prime ore di ieri mattina, gli Agenti della Polizia sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Cava, ove i predetti giovani erano stati curati e refertati per ferite al volto ed al cuoio capelluto, provocate da arma bianca e corpo contundente.
Nella circostanza i due dichiaravano agli inquirenti di essere stati aggrediti nella nottata in Salerno, da un gruppo di giovani per motivi campanilistici, essendo stati additati come “cavesi“ all’interno di un bar sito sul Lungomare Trieste.
Gli immediati approfondimenti investigativi, avviati dagli uffici operanti, alla luce della versione dei fatti fornita dai giovani, non permettevano di accertare alcun riscontro oggettivo, tanto da non raccogliere alcun elemento utile nel corso dei sopralluoghi effettuati sui luoghi indicati come teatro dell’aggressione.
Attese le risultanze delle indagini e considerate alcune contraddizioni emerse nella ricostruzione dei fatti, fornita dai due giovani, gli investigatori riuscivano a far luce sulla vicenda, che aveva in realtà visto i predetti giovani litigare furiosamente tra loro per futili motivi.
In merito, emergeva che gli stessi, dopo aver cenato in un ristorante di Cava, avevano iniziato a litigare verbalmente a bordo dell’autovettura di C. S. per futili motivi, legati ai rispettivi ambiti familiari. Giunti nel centro di Cava, alla via Biblioteca Avallone, scesi dall’auto, la lite verbale tra i due degenerava in una violenta e reciproca aggressione fisica, nel corso della quale si colpivano a vicenda anche con una sbarra metallica.
Gli accertamenti, all’uopo effettuati, permettevano di riscontrare in via Biblioteca Avallone la presenza di numerose tracce ematiche sul selciato, mentre all’interno dell’autovettura di C. S. veniva rinvenuta e sequestrata una sbarra metallica che presentava macchie di sangue lungo la sua superficie.
Roberto Trucillo, Addetto Stampa Questura di Salerno
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