Tu sei qui: CronacaSilba, è corsa contro il tempo
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 4 maggio 2011 00:00:00
Nuova pagina nel capitolo “Silba”. È previsto per domani mattina, presso la sede rocchese della società, l’incontro tra le sigle sindacali di settore ed i lavoratori del gruppo che gestisce i centri di riabilitazione “Villa Alba” a Cava de’ Tirreni e “Villa Silvia” e “Montesano” a Roccapiemonte.
Sul tavolo vi saranno le condizioni previste dal contratto di solidarietà proposto dalla proprietà ai 135 dipendenti a rischio licenziamento (per i quali le procedure di mobilità sono state già avviate lo scorso 11 aprile) dopo la lunghissima riunione dello scorso lunedì 2 maggio.
Giustificato dai vertici della Silba S.p.a. come conseguenza dell’approvazione del cosiddetto decreto “taglia tetti di assistenza” (decreto n. 6), il quale avrebbe comportato una perdita di circa 3 milioni di euro annui nel bilancio aziendale, il contratto di solidarietà andrebbe a prevedere: un orario di lavoro ridotto di 4 ore e 24 minuti, la sospensione delle indennità di turnazione, l’istituzione di una banca ore per lo straordinario e l’eliminazione sia dell’assenteismo per malattia che del cestino mensa. Contratto di solidarietà che interesserà 195 dipendenti del gruppo e che dovrebbe con validità annuale scattare già dal prossimo 16 maggio.
In più, nel corso della riunione in programma domani mattina, secondo alcune indiscrezioni ricavate da Antonio Malangone, segretario provinciale della Uil Sanità, i sindacati potrebbero promuovere l’idea di un referendum per conoscere la disponibilità dei lavoratori ad accogliere siffatta formula contrattuale. Disponibilità che, stando ad altre voci, potrebbe già essere svelata, invece, nel corso di un secondo appuntamento convocato per le ore 15 di domani pomeriggio presso la sede rocchese della Silba ed al quale parteciperanno i vertici societari ed i sindacati.
Gli organi confederali dalla loro contano di “guadagnare la fiducia” dei lavoratori interessati prima del 10 maggio, termine ultimo per la risoluzione del caso Silba. Infatti, nel caso la proposta venga accettata, subito provvederanno a ratificare la sottoscrizione dell’accordo tra le parti all’Ufficio del Lavoro di Napoli.
Intanto, l’unità di crisi costituita sull’“emergenza” resta in attesa del riscontro (che con molta probabilità dovrebbe giungere entro la fine della settimana) della Regione sulla richiesta avanzata per la rivisitazione del decreto n. 6, la rimodulazione della graduatoria dei bisogni assistenziali, la revisione dei modelli organizzativi e la conseguente modifica delle tariffe per l’assistenza dei pazienti in Rsa. In caso di mancata risposta, la stessa unità di crisi si dichiara pronta a rivolgersi a tutti gli organi istituzionali allo scopo di porre fine alla discriminazione di cui sono oggetto i malati gravi della Silba.
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