Tu sei qui: CronacaSì a zona Asi e voucher, guerra su ex Cofima ed antimafia
Inserito da La Redazione (admin), martedì 4 settembre 2012 00:00:00
Guerra su ex Cofima ed inchiesta antimafia, pace su vicenda Asi e buoni lavoro. È stato un Consiglio comunale che si è diviso, quello svoltosi ieri a Palazzo di Città. Le forze di minoranza hanno fatto la voce grossa contro il sindaco Marco Galdi sulle irregolarità riscontrate dopo il sopralluogo all’area dell’ex Cofima e sull’inchiesta portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno circa la presunta “combine” abusi edilizi - voti. Consensi unanimi, invece, si sono registrati per la riperimetrazione dell’aria di sviluppo industriale e per la concessione di voucher lavoro.
Partendo da questi ultimi due punti, segnaliamo che l’intera assise ha dato voto favorevole alla delibera per la pianificazione della zona Asi (quella di Via Arti e Mestieri), contenente, tra le modifiche più significative, la possibilità per capannoni dismessi o non più produttivi di ospitare attività commerciali o artigiane. Ma non solo. Gli stessi capannoni dismessi, in effetti, potranno anche essere frazionati, così come sarà possibile realizzare attività produttive su lotti di estensioni minori rispetto agli standard attuali. A dare l’ok definitivo al nuovo piano dovranno essere ora la Provincia ed il Consorzio Asi, cui è stato trasmesso il dispositivo votato in Consiglio comunale.
Quanto alla concessione di buoni lavoro, si tratta di azioni messe in campo in favore di soggetti meno abbienti, i quali verranno impiegati in attività di tipo occasionale, come ad esempio manutenzione, assistenza durante le manifestazioni istituzionali e giardinaggio.
Molto più infuocate sono state, invece, le discussioni sull’ex Cofima e sull’inchiesta antimafia. Dopo che in mattinata il gruppo consiliare del PD, “Forza Cava” ed altri consiglieri, guidati dal sindaco Galdi e dal Presidente del Consiglio Barbuti, avevano effettuato un sopralluogo presso l’immobile ubicato nell’area industriale compresa tra Via Gino Palumbo e Via XXV Luglio, nel pomeriggio in aula è scoppiata la polemica.
Abusi edilizi, problemi di frazionamento, ma soprattutto mancata denuncia alla Procura della Repubblica delle irregolarità ravvedute: sono queste le criticità evidenziate da Enzo Servalli del PD, cui si sono ben presto associati anche l’“ex fedele” Del Vecchio ed il “recente indipendente” Senatore, i quali hanno invitato il primo cittadino Galdi ad inviare alla Procura tutti gli atti relativi alla procedura d’acquisto dell’edificio.
Dal canto suo il sindaco Galdi, pur confermando una pronta relazione sullo stato dei fatti dell’immobile, ha puntualizzato la non paternità degli abusi riscontrati presso l’ex Cofima e giustificato la mancata denuncia degli stessi come azione non delegata alla sua Amministrazione, bensì all’autorità giudiziaria che amministrava il bene. In merito alla mancata richiesta di condono dell’immobile, poi, il primo cittadino ha chiarito che l’acquisizione è stata fatta dal Comune e che pertanto la parte abusiva è stata ammessa a patrimonio comunale per il preminente interesse pubblico.
Capitolo antimafia. Ieri mattina si è registrata a Palazzo di Città una nuova visita dei Carabinieri, che su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno stanno indagando sulla “combine” abusi edilizi - consensi elettorali. Sotto i riflettori, ancora una volta, l’Ufficio Tecnico con nuovi documenti ed atti messi sotto sequestro. Interrogato sulla vicenda dalle forze d’opposizione, il sindaco si è comunque detto sereno sull’operato del proprio governo e disposto a seguire le indagini della magistratura, allo scopo di fare pulizia nel Palazzo qualora vengano riscontrati illeciti.
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