Tu sei qui: CronacaShopping, lo striscione della discordia
Inserito da (admin), mercoledì 8 ottobre 2003 00:00:00
Domeniche d'apertura considerate inutili e striscioni che pubblicizzano lo shopping d'ottobre a Cava, sponsorizzati dalla Despar, esposti agli ingressi nord e sud della città, alimentano polemiche e discussioni sul commercio cavese. «È veramente paradossale - afferma Armando Campeglia, commerciante di alimentari - che per pubblicizzare lo shopping nella nostra città si debba esporre uno striscione sponsorizzato dalla grande distribuzione. Quella che maggiormente penalizza noi piccoli commercianti, che non ci possiamo permettere di stare aperti la domenica». Un'iniziativa dei commercianti, precisa l'assessorato al Commercio. «Evidentemente - dice l'assessore Fabio Siani - sono in piena sintonia con chi realizza ed opera con le medie strutture di vendita. Devo ritenere, quindi, che sono da considerarsi rientrate le polemiche sull'apertura del nuovo megastore di Della Monica». Contraria la Confesercenti. «Noi - precisa il presidente Aldo Trezza - ci dissociamo da quei striscioni, è un'iniziativa dell'Ascom. Oltremodo ingannevole lo striscione esposto all'uscita dell'autostrada, con l'Interspar a poche decine di metri. Capisco che Della Monica si è evidentemente fatto carico delle spese dello striscione, ma ci sono cose che vanno al dì la dei soldi, ed il commercio cavese non si può identificare con una sola attività». Pronta la replica dell'Ascom. «Sarà la decima volta - chiarisce il presidente Luigi Trotta - che quello striscione viene esposto. Oltre alla scritta "ottobre shopping", ci sono i loghi del Comune, dell'Ascom e della Despar, l'unica che è stata sensibile a coprire le spese. Purtroppo, i commercianti sono molto solerti nelle richieste, ma poco a mettere mano alla tasca quando sono chiamati a contribuire alle iniziative dell'associazione. Comunque, la ritengo una questione stupida e strumentale. Le aperture domenicali di ottobre sono state concordate da entrambe le associazioni. La nostra parte l'abbiamo fatta, pubblicizzandole con striscioni e locandine nei negozi». «Sono inutili - ribatte Giuseppe Sorrentino, commerciante d'abbigliamento - ed oltretutto favoriscono, quando sono supportate da eventi come a maggio, solo i commercianti del centro». «Domenica scorsa - dice Teresa Di Salvio, presidente dell'Associazione Commesse - molti negozi hanno aperto e chiuso dopo poco. Aprire allo sbando non serve, meglio solo in occasione dei cambi di stagione».
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