Tu sei qui: CronacaShopping festivo, telenovela infinita
Inserito da (admin), mercoledì 24 gennaio 2007 00:00:00
È di nuovo polemica tra Comune ed associazioni degli operatori commerciali. Ad agitare gli animi la richiesta del consigliere dell'Udeur, Enrico Polichetti, di rivedere le aperture domenicali dei negozi nei mesi di gennaio e febbraio (regolati dall'Amministrazione comunale). Una richiesta che ha trovato disponibile il sindaco Gravagnuolo, che ha invitato per domani pomeriggio le associazioni di categoria a Palazzo di Città, per discutere sulla possibilità di una deroga, come riporta la convocazione, a favore dei giocattolai.
E non manca neppure il giallo. «Non ci risulta che i giocattolai - afferma Aldo Trezza, Confesercenti - abbiano inoltrato una richiesta in tal senso e quelli che ho contattato personalmente vogliono stare chiusi. In ogni caso, siamo al paradosso. Non si fa in tempo a fare un accordo, che c'è qualcuno che vuole cambiarlo. Oltretutto, sia per Carnevale che per San Valentino sono previste le aperture domenicali». Nel mese di febbraio, infatti, negozi aperti l'11 ed il 18.
La richiesta del consigliere Polichetti, però, a molti è sembrata inopportuna, visto che la famiglia gestisce un negozio di giocattoli al centro della città. «La mia è una richiesta fatta da chi vive ogni giorno a contatto con gli operatori commerciali - spiega il consigliere - Tutti sono concordi nell'affermare che il commercio è in crisi, non sarebbe allora opportuno sfruttare tutte le occasioni possibili? Ad esempio, perché non prevedere, eventualmente anche per quest'anno, ma iniziamo a discuterne già per l'anno prossimo, una regolamentazione diversificata delle aperture in questi due mesi regolati dall'Amministrazione. Dare, cioè, la possibilità di apertura anche solo a determinati settori merceologici in funzione di specifiche festività. Perché penalizzare tutti indistintamente?».
Favorevole la Confcommercio. «Il calendario è ormai varato - afferma il commissario Antonio Della Monica - ma se è possibile dare maggiori opportunità di vendita ai giocattolai, perché no». Perplessità dall'Ascoca (associazione addetti alle vendite). «Abbiamo bisogno di certezze e compattezza - afferma Teresa Di Salvio - senza fare e disfare in continuazione. Il sindaco Gravaguolo mi aveva assicurato che almeno per quest'anno non ci sarebbero state variazioni. Così ci rimettiamo soprattutto in immagine e serietà».
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