Tu sei qui: CronacaShopping festivo, successo o flop?
Inserito da (admin), martedì 7 novembre 2006 00:00:00
Un successo l'apertura domenicale, secondo l'Ascom-Confcommercio; un flop secondo la Confesercenti e l'associazione degli addetti alle vendite Ascoca. In mancanza di dati ufficiali, come nelle migliori tradizioni, ognuno porta l'acqua al proprio mulino. L'assessore alla qualità del Commercio, Enzo Servalli, ha preferito non dare alcun commento, né sulla domenica di shopping, né sulla querelle tra le associazioni. E dopo le polemiche del 5, si bisserà il 19, quando secondo l'Ascom si starà chiusi, mentre per Confesercenti e Ascoca si starà aperti, come da accordi di inizio anno.
«Siamo soddisfatti - commenta Antonio Della Monica, commissario cittadino di Ascom Confcommercio - perché la nostra intuizione di invertire l'apertura di domenica 19 con il 5 è stata non solo seguita dai commercianti del centro storico, che nella quasi totalità hanno aperto i negozi, ma confermata anche dal flusso di clientela. Mi dispiace solo che non ci sia stata convergenza, ma la nostra è stata un'iniziativa che è partita come interna all'associazione ed alla fine ha avuto il riscontro da parte di quasi tutti i commercianti del centro. Segno che la concertazione c'è stata alla base tra tutti i commercianti ed il risultato ne è la riprova. Per quanto riguarda l'Ascoca, non c'è nulla da concertare, perché rappresentano gli addetti alle vendite e non i commercianti, pertanto non potrei sedermi allo stesso tavolo, mancherei di rispetto ai colleghi commercianti».
Di tutt'altro segno, invece, l'analisi dell'associazione degli addetti alle vendite. «Secondo il nostro riscontro - afferma Teresa Di Salvio - non hanno aperto circa il 70% dei commercianti e la totalità di quelli fuori centro. Ma la questione non è questa. A noi interessa soprattutto che ci siano intesa, concertazione ed organizzazione prima di tutto. Chi deve sedersi intorno al tavolo di concertazione per il calendario di apertura non lo decide l'Ascom, ma l'Amministrazione comunale, secondo quanto detta la legge. I nostri interessi sono peraltro convergenti: se va bene il commercio, vanno bene anche gli addetti. Anzi, per il 19 chiediamo all'Amministrazione di supportare l'apertura concordata ad inizio anno con qualche evento, basterebbero un po' di musica dal vivo sotto i portici ed un minimo di promozione».
Non fa conti, invece, la Confesercenti. «Il commercio cavese ha bisogno di tutto fuorché di polemiche e prove di disorganizzazione - afferma Aldo Trezza - Ma di questo discuteremo all'incontro per il prossimo calendario delle aperture».
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