Tu sei qui: CronacaSfrattata la "bancarella del libro"
Inserito da (admin), martedì 9 settembre 2014 00:00:00
Giorno dopo giorno la città di Cava de’ Tirreni perde pezzi di storia, anche culturali. Rimembrare quante peculiarità cavesi sono cadute nell’oblio, soprattutto nell’ultimo ventennio, non è cosa semplice; ma basta fare mente locale per ricordarle ed amareggiarsi.
Con sommo rammarico abbiamo appreso che dopo la recente chiusura della libreria “Mondadori”, posta nel cuore del Borgo Scacciaventi, anche la “bancarella del libro”, l’ultima ed unica libreria cavese, quella di Domenico (Mimmo) Pellegrino, non per sua scelta, ma a seguito di disposizione dell’Amministrazione comunale, sta per chiudere i battenti, ovvero sta per essere smontata, visto che l’attività, per circa tre lustri, è stata svolta nel gazebo di corso Giuseppe Mazzini, di fronte alla scuola dell’infanzia e primaria “Don Bosco”.
Era sabato 13 dicembre 2001, quando Mimmo Pellegrino, dopo tre anni d’attività di vendita di libri d’ogni genere, eccetto quelli scolastici, svolta in via Angiporto del Castello (alle spalle del’ex cinema Capitol), previo autorizzazione comunale, aprì i battenti in corso Mazzini, ponendosi al servizio della cittadinanza metelliana e non solo, svolgendo unitamente all’attività commerciale, in modo cordiale, anche quella informativa, ovvero dando indicazioni ai turisti che ci onorano della loro presenza.
Col placet dell’allora Amministrazione comunale, col sub-affitto di un’area di 60 mq, concessa dalla “Cooperativa Parcheggi Cavesi”, col sole e con la pioggia, Mimmo Pellegrino ha quotidianamente svolto la sua legale attività di commercio libri, praticando prezzi modici, tanto che i sistematici controlli dei Caschi Bianchi (Polizia Annonaria) non sono mai sfociati in violazioni di sorta. È doveroso sottolineare, per mero dovere di cronaca, che all’Ospedale cittadino, in modo speciale al reparto di Pediatria del dottore Basilio Malamisura, Mimmo Pellegrino non ha mai fatto mancare volumetti di fiabe o da colorare per i piccoli degenti.
Abbiamo saputo che nella prima decade di agosto, alla “bancarella del libro”, come alla “Cooperativa Parcheggi Cavesi”, è stato notificato uno specifico “atto d’invito e diffida alla rimozione della struttura e liberazione dell’area” da parte della civica Amministrazione comunale, che dovrebbe divenire esecutiva a brevissimo.
«Certamente, all’età di 57 anni - ci ha dichiarato Mimmo Pellegrino - in un momento di crisi e d’instabilità economica del Paese, da quando ho ricevuto l’atto di rimozione del gazebo, che vuol dire la chiusura dell’attività, ho perso la poca speranza e serenità che mi era rimasta, del pari a tanti imprenditori italiani, rispettosi delle leggi e che paghiamo regolarmente ogni sorta di tassa».
Livio Trapanese
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