Tu sei qui: CronacaSequestro di persona, 30 mesi al colpevole
Inserito da (admin), venerdì 3 aprile 2009 00:00:00
Pronunciata la sentenza sul caso Vincenzo Pucci, il 48enne che nel novembre dello scorso anno segregò una donna per più di una settimana in un locale disabitato. Il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Giuliano Rulli, ha condannato l'uomo a due anni e mezzo di reclusione per sequestro di persona, assolvendolo invece dall'accusa di violenza sessuale.
Vincenzo Pucci fu arrestato dagli agenti del Commissariato di Cava de'Tirreni il 22 novembre scorso, quando, con un blitz di Polizia e Vigili Urbani, fu scoperto il nascondiglio in cui l'uomo teneva rinchiusa la donna. Si trattava di un deposito ferroviario nei pressi della stazione di Cava de'Tirreni, dove Pucci, che faceva uso abituale di alcolici, diede fuoco agli indumenti della donna per impedirle di uscire. Pare, inoltre, che avesse picchiato la donna, sua amica di vecchia data, causandole varie lesioni su tutto il corpo. Polizia e Vigili Urbani, dopo aver notato l'assidua frequenza con cui l'uomo si aggirava intorno a quel deposito dismesso, si accorsero del malfatto ed intervennero per liberare la donna.
Dopo le prime indagini e le prime dichiarazioni rilasciate dalla donna, sembrava che il Pucci avesse anche abusato di lei. La stessa vittima aveva, infatti, raccontato di essere stata costretta dall'uomo ad avere rapporti sessuali con lui. Tuttavia, le successive inchieste avrebbero dimostrato la contraddittorietà delle affermazioni della donna, facendo cadere l'accusa per il reato di violenza sessuale.
Non a caso, nella sentenza di ieri il Gup salernitano, accogliendo la richiesta del legale dell'imputato di procedere con il rito abbreviato, ha condannato Pucci a due anni e mezzo di reclusione solo per il reato di sequestro di persona. La donna, dopo la liberazione del novembre scorso, ha affrontanto un periodo di cura in ospedale, cercando di dimenticare l'incubo vissuto.
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