Tu sei qui: CronacaSe.T.A., Bisogno "spazza" la crisi
Inserito da La Redazione (admin), martedì 27 settembre 2011 00:00:00
Caso Se.T.A., i vertici societari gettano acqua sul fuoco. In una nota congiunta Giuseppe Bisogno ed Alessandro Schillaci, rispettivamente presidente ed amministratore delegato della società responsabile dei rifiuti in città, provano a smorzare le polemiche sorte di recente circa la situazione economica societaria.
Non nascondendo l’esistenza di alcune criticità finanziarie, dovute - come specificato nella nota - esclusivamente alla situazione debitoria (di circa 13 milioni di euro) del Comune di Nocera Inferiore, i vertici della Se.T.A. S.p.a. hanno evidenziato l’attività dei bilanci di gestione dell’azienda dal 1996 al 2010. L’unica eccezione sarebbe rappresentata dal ritardo nella corresponsione della mensilità di agosto ai circa 200 dipendenti di Cava e Nocera.
Mensilità che doveva essere pagata entro il 15 settembre scorso, ma che, come garantito dal presidente Bisogno, verrà corrisposta nel più breve tempo possibile. Nessun pericolo, invece, per l’approvvigionamento carburanti e per le operazioni dei mezzi, che continueranno normalmente nell’esercizio del servizio.
La situazione finanziaria della Se.T.A. S.p.a. non ha lasciato indifferente il sindaco Marco Galdi. Dopo il positivo incontro di alcuni giorni fa con il Prefetto vicario di Salerno, Giovanni Cirillo, ed il commissario prefettizio di Nocera Inferiore, Piero Mattei, il primo cittadino metelliano è intervenuto nuovamente per sottolineare l’importanza della società responsabile dei rifiuti nell’assetto pubblico-cittadino. «Tengo a precisare - ha affermato Galdi - che la società Se.T.A. rappresenta un patrimonio importante della nostra Città e che, ove prendessero corpo le voci che lasciano intravedere il mantenimento della prima fase del ciclo dei rifiuti agli enti locali, costituirà un’opportunità notevolissima per la nostra comunità».
«L’Amministrazione cittadina - ha aggiunto il primo cittadino - è per tale motivo impegnata a sostenere la società e ad affiancarla in questo momento di difficoltà, che non è certamente imputabile in alcun modo agli attuali amministratori della Se.T.A. ovvero ai dipendenti della stessa, che continuano a svolgere il loro lavoro con grande dedizione e impegno».
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