Tu sei qui: CronacaScuola "Balzico" chiusa, misteri e veleni
Inserito da (admin), giovedì 26 gennaio 2006 00:00:00
24 ore di analisi ed accertamenti nei locali della Scuola Media "Balzico" non sono riuscite a spiegare la causa del duplice episodio di orticaria che ha colpito, a distanza di pochi giorni, più di 60 alunni. Per tutta la notte hanno continuato a funzionare i rivelatori delle polveri installati dai tecnici dell'Arpac. Ieri mattina è stato eseguito un nuovo sopralluogo. I Nas (Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri), accompagnati dall'ufficiale sanitario Giovanni Baldi, hanno ispezionato l'intero plesso scolastico, con particolare attenzione all'ala sinistra, dove si sarebbero concentrati i casi di reazione allergica. Al momento resta ancora misterioso l'allergene - sostanza che provoca una reazione anomala dell'organismo - all'origine dell'orticaria. In attesa di conoscere i risultati dei campionamenti, per ora non ancora disponibili, la scuola resta chiusa. «Non si tratta - precisa il preside Domenico Negri - di una materia di mia competenza. A quanto so, neppure i medici sanno spiegarsi la causa di quanto è accaduto. Quello che c'è di certo è che la scuola sarà riaperta solo quando riceverò l'ordinanza dell'ufficiale sanitario». Il dott. Giovanni Baldi, responsabile dell'Unità operativa di prevenzione collettiva, conferma il provvedimento di chiusura, protratto almeno per ora fino alla giornata di oggi: «La scuola resta chiusa anche domani (ndr, oggi per chi legge). Al momento i risultati degli esami non sono ancora disponibili». Si continua a brancolare nel buio. Le ripetute ispezioni ai locali, eseguite dall'ufficiale sanitario e dai dirigenti dell'Arpac, hanno dato esito negativo. L'attenzione ora è rivolta alle zone limitrofe, anche perché, secondo le prime indiscrezioni, il secondo episodio di orticaria si sarebbe verificato dopo l'apertura delle finestre. «Nelle immediate vicinanze della scuola - ha ripetuto Baldi - ed in particolare dell'ala interessata, ci sono una serra ed un appezzamento di terreno. Da un primo sopralluogo abbiamo verificato che non ci sono sostanze inquinanti. Ciò nonostante, abbiamo ordinato la pulitura della zona, oltre alla disinfezione delle aule». Malgrado l'invito da parte delle autorità a non creare allarmismi, si sta diffondendo, specie tra i genitori degli alunni, una vera e propria psicosi. «Vogliamo conoscere la verità - dicono alcuni genitori - L'altra mattina abbiamo vissuto una situazione paradossale, con i tanti alunni che venivano soccorsi negli uffici, adibiti ad infermeria. Non è una casualità che gli studenti colpiti si trovino tutti in una stessa ala dell'istituto. Fin dal primo episodio avevamo segnalato la presenza di un cantiere nelle vicinanze e la possibilità che le polveri venissero trasportate dalle forti raffiche di vento di questi giorni».
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