Tu sei qui: CronacaScuola Abbazia, sipario chiuso
Inserito da (admin), martedì 13 settembre 2005 00:00:00
Posta la parola fine alla vicenda del Liceo Scientifico della Badia. La delegazione guidata dal priore claustrale, padre Gennaro Lo Schiavo, ha comunicato ai sindacati della scuola Cgil-Cisl-Uil l'impossibilità a continuare, rigettando tutte le proposte avanzate per il mantenimento. Duro il commento dei sindacati. Delusione e rabbia tra i genitori, mesta rassegnazione dei docenti. Ieri è stata scritta una brutta pagina nella storia millenaria della Badia. Confermate le preoccupazioni economiche annunciate già domenica dall'altare agli ex alunni, accorsi per il raduno annuale dell'associazione. La scuola viene chiusa perché il carico economico, secondo l'Abate, è pesante e non più sopportabile dalle casse dell'Abbazia. «Non si è voluto accedere ad alcuna delle proposte serie messe in atto dai sindacati, con l'adesione piena e spontanea dei genitori. Esisteva solo una volontà: quella di mettere fine all'esperienza scolastica», afferma Rosalba Visone della Cisl al termine dell'incontro protrattosi dalle 11 alle 15. Incontro nel quale ci si è trovati di fronte ad un muro. A vuoto anche i tentativi operati dall'A.Ge.SC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche). «Abbiamo dovuto registrare, purtroppo, una chiusura. È triste», lamenta Laura Marmai, incaricata provinciale. Durissima la reazione dei genitori. «Siamo giunti alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico - sbotta Teresa Palo - ora ci troviamo a dover fronteggiare il problema di nuove iscrizioni, ed il disagio procuratoci non è di poco conto». Alcuni genitori sono apparsi decisi a percorrere tutte le strade legali ed amministrative per garantire il rispetto dei loro diritti. Ma pesa la mortificazione ricevuta. Non sono stati ricevuti dall'Abate. Qualcuno ha pianto: «Ci sentiamo offesi, è stato un comportamento scorretto. Cancelli chiusi, cerberi alle porte, come se fossimo stati tanti appestati. Che vergogna!». La parola passa alla carta bollata. Intanto, i docenti hanno consumato l'ultima speranza: «Eravamo convinti che non ci sarebbe stata alcuna svolta. La lettera di agosto aveva cancellato anche le ultime e tenui speranze. Ormai il dado è tratto. Non ci resta che tentare di ridurre il danno». Già oggi partirà la lettera di licenziamento e la comunicazione al Csa di Salerno della chiusura della scuola. Ha vinto lo zoccolo duro della comunità monastica, i falchi che hanno in padre Gennaro l'espressione più forte. È mutata la maggioranza interna, i vari padre Leone Morinelli, padre Eugenio Gargiulo, padre Alfonso messi completamente da parte. Il primo cede la carica di priore claustrale a favore di don Gennaro, il secondo passa dalla scuole alla supervisione delle cucine. È il caso di dire, dalla cultura transita alla cottura.
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