Tu sei qui: CronacaScoperti i pirati informatici che hanno rubato 130mila euro ad una ditta cavese
Inserito da (admin), venerdì 18 ottobre 2013 00:00:00
Nel contrasto ai crimini informatici, la Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Salerno ha svolto un’importante operazione di Polizia Giudiziaria in materia di reati finanziari. Nel mese di aprile, uno dei titolari di un’importante azienda cavese tra i leader nazionali del settore conserviero presentava denuncia, lamentando che ignoti avevano sottratto dai conti della società la considerevole cifra di 130mila euro.
Dalle prime indagini e dalle analisi dei dati informatici, gli Agenti accertavano che l’hacker aveva inoculato un virus nei computer della società, capace di emulare la connessione bancaria catturando la password dispositiva; in tal modo si riuscivano a bypassare le protezioni predisposte per le connessioni riservate. Dall’analisi dei log, gli indirizzi IP dispositivi delle transazioni risultavano essere appartenenti alla rete T.O.R., ovvero un noto sistema di anonimizzazione delle connessioni che rende quasi impossibile rintracciare l’utente.
Gli esperti della Sezione di Salerno, attraverso le esperienze maturate in precedenti operazioni, sono riusciti ad individuare una serie di connessioni, effettuate nei giorni precedenti all’operazione fraudolenta, che hanno permesso di risalire alla postazione di un tecnico informatico di Siracusa, che dai computer della società presso cui lavorava aveva effettuato le verifiche del saldo contabile dei conti correnti della società salernitana, in attesa del momento più propizio per prelevare le somme di denaro.
Le ulteriori indagini sulle carte di credito beneficiarie hanno permesso di risalire a 16 cittadini siracusani risultati, in alcuni casi, in rapporti personali di conoscenza e parentela con l’hacker, consentendo di ipotizzare l’esistenza di un’organizzazione finalizzata all’utilizzo illecito degli strumenti di pagamento elettronico attraverso l’utilizzo di malwall e virus. Proficua la collaborazione con il Compartimento di Polizia Postale di Catania, che ha consentito di eseguire gli approfondimenti investigativi necessari.
L’operazione si è conclusa con 17 perquisizioni eseguite nel territorio siracusano che hanno confermato l’ipotesi investigativa, dal momento che gli Agenti hanno rinvenuto e sequestrato numerosi computer e sistemi informatici sofisticati, carte di credito prepagate, ingente materiale cartaceo di vari istituti bancari, nonché numerosi oggetti e beni di consumo (come cellulari, lavatrici, frigoriferi, ecc.) acquistati con i proventi dell’attività illecita.
Ufficio Stampa
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