Tu sei qui: CronacaScontrini fiscali, pioggia di multe
Inserito da (admin), martedì 13 febbraio 2007 00:00:00
2 clienti su 5 non erano in possesso di regolare scontrino fiscale. Più della metà aveva uno scontrino inferiore al prezzo pagato. È questo il bilancio del blitz messo a segno dalla Guardia di Finanza tra i negozi del centro cittadino. Tra giovedì e sabato scorsi gli uomini delle Fiamme Gialle, in abiti borghesi, hanno controllato proprio la mancata emissione di scontrino fiscale. A finire nella rete della Guardia di Finanza sono stati i commercianti di via Prolungamento Marconi, via Vittorio Veneto e Corso Mazzini. Tra questi anche un negozio gestito da cittadini di origine cinese. A quanto si apprende, l'esercizio sarebbe stato più volte segnalato da alcuni cittadini rimasti anonimi. Con ogni probabilità, gli stessi esercenti della zona e clienti avrebbero denunciato il mancato rilascio di scontrino da parte dei commercianti finiti sotto osservazione.
È così scattata l'operazione di controllo, che ha portato ad una raffica di multe, tutte del valore non inferiore ai 100 euro. Occhio anche ai saldi. I finanzieri hanno controllato la corretta osservanza alla normativa in fatto di saldi. In primo luogo, la giusta pubblicità dei saldi, l'indicazione della percentuale di sconto ed il prezzo prima e dopo la svendita. I controlli hanno riguardato anche il settore dell'abbigliamento, della profumeria e prodotti per la cosmesi. Stando alle prime indiscrezioni, non ci sarebbero stati casi di infrazioni. I negozi controllati sono risultati in regola. Le operazioni della Guardia di Finanza vanno oltre.
Da alcune settimane le Fiamme Gialle sono sulle tracce dei cosiddetti parrucchieri a "domicilio". Nei giorni scorsi sarebbero riusciti a stanare due casi. Si tratta di due parrucchiere che, senza rilasciare scontrino né tanto meno fattura, svolgevano la loro attività nel proprio domicilio. I finanzieri con un abile appostamento sono riusciti ad incastrarle, fermando una delle loro clienti che, vistasi alle strette, ha confessato di aver pagato una messa in piega ed un taglio. Dai successivi controlli è emerso che l'attività fruttava diverse centinaia di euro mensili. Le due donne sono state denunciate. Per loro è scattato un verbale con conseguente multa. Come si ricorderà, nei mesi scorsi furono proprio i parrucchieri titolari di negozi a sollecitare questo tipo di controlli: «Abbiamo invitato più volte le Forze dell'Ordine a scovare chi, evadendo il fisco, riesce a catturare clienti con prezzi al ribasso».
Trezza: «Evasori da punire»
«È giusto punire chi lavora in nero»: Aldo Trezza, presidente della Confesercenti, commenta così l'ondata di controlli abbattutasi nel fine settimana sui negozianti cavesi. «Chi lavora in casa, come nel caso dei parrucchieri a domicilio - precisa Trezza - fa una concorrenza sleale: non pagano le tasse e così hanno la possibilità di abbassare i prezzi. In questo modo riescono a catturare molti clienti, penalizzando chi gestisce un negozio e dichiara i propri guadagni al fisco». Più elasticità, invece, in tema di scontrino fiscale. «Pugno duro anche per chi non batte volontariamente e di abitudine lo scontrino fiscale - ammette Trezza - Le Forze dell'Ordine, però, devono avere una certa elasticità nel valutare caso per caso. Può capitare, infatti, che un commerciante si dimentichi di rilasciare lo scontrino».
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