Tu sei qui: CronacaScambiati per tifosi della Nocerina, 4 giovani aggrediti e pestati
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 29 aprile 2011 00:00:00
Ha connotati davvero raccapriccianti la disavventura capitata mercoledì sera a 4 ragazzi non residenti a Cava de’ Tirreni. Giunti in città per trascorrere la serata all’interno di un locale del centro, le vittime della spiacevole vicenda (tre ragazzi ed una ragazza originari della provincia di Salerno), perché scambiati per tifosi della Nocerina, sono stati prima avvicinati e poi aggrediti da una decina di ragazzi cavesi.
Ad innescare il brutale accanimento il fatto di non essere conosciuti dal “branco”, che ha visto in loro dei sostenitori della Nocerina arrivati a Cava per festeggiare la promozione della squadra molossa in serie B.
Erano le 23 circa quando i 4 studenti universitari sono giunti in Piazza Abbro per cercare un posto dove parcheggiare la propria auto, una Fiat Punto. Il loro sguardo, però, è stato subito incrociato da una decina di ragazzi fermi fuori ad un bar, i quali, non riconoscendoli, hanno iniziato ad inveire contro di loro e l’autovettura.
Scappati a bordo della loro auto, i 4 giovani sono stati bloccati e malmenati da alcuni componenti della “gang” cavese, che viaggiavano a bordo di una Fiat, in via XXV Luglio, nei pressi del ponte dell’autostrada. A riportare la peggio è stato il conducente (G.P. di 20 anni), al quale i sanitari del Pronto Soccorso del “S. Maria dell’Olmo” hanno diagnosticato una contusione ossea nasale ed un trauma contusivo all’incisivo centrale superiore destro. È andata male anche al passeggero del lato destro anteriore, che ha riportato escoriazioni e tumefazioni al viso.
Nel corso della notte, dopo la segnalazione fatta dalle stesse vittime circa il numero di targa dell’auto degli aggressori, i Carabinieri sono riusciti a risalire al proprietario del veicolo, un 28enne già noto alle Forze dell’ordine. Per lui è scattata la denuncia a piede libero. Al momento sono in corso le indagini dei militari, guidati dal tenente Vincenzo Tatarella, per ricostruire la dinamica precisa dei fatti e risalire all’identità degli altri aggressori.
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