Tu sei qui: CronacaSanzioni per insegne pubblicitarie, Cava5Stelle: «Non tutte quelle notificate vanno pagate»
Inserito da (ilvescovado), venerdì 24 febbraio 2017 16:23:26
«Fino a quando si persegue chi non paga il dovuto per legge noi ci schieriamo a favore, ma ci indigniamo quando accade che un tributo sia dichiarato illegittimo». Così l'Associazione Cava5Stelle Libro Bianco - in una nota giunta in Redazione - in merito alle sanzioni per le insegne pubblicitarie che hanno interessato recentemente molti negozianti cavesi. Per il sodalizio si tratta dell'«ennesima rivendicazione di tasse da parte del Comune di Cava de' Tirreni». Infatti il mancato pagamento della tassa è consentito nei casi in cui le insegne siano prive di frecce di orientamento, non sporgano sul suolo pubblico e non superino la superficie di 5 metri quadrati, ecc. Per questo motivo, molti degli avvisi notificati risultano essere «illegittimi». «È mai possibile che le colpe di cattiva gestione contabile - chiosa il documento - debbano ricadere sempre sui martoriati cittadini mentre ci sono debiti di centinaia di migliaia di euro di fitto di strutture comunali e nessuno si adopera per la riscossione?». Di seguito testo integrale a garanzia della completezza d'informazione.
Nelle scorse settimane molti negozianti cavesi si sono visti recapitare avvisi di accertamento ICP (Imposta Comunale Pubblicità) del Comune di Cava de' Tirreni relativi alle "insegne di esercizio". Gli avvisi in molti casi sono del tutto illegittimi. È quanto ci ha fatto notare con una lettera gli avv. Russo - Apicella, e quindi come Associazione Cava5Stelle Libro Bianco, nello spirito di farci carico dell'interesse comune, abbiamo deciso di dare diffusione alla notizia. Fino a quando si persegue chi non paga il dovuto per legge noi ci schieriamo a favore, ma ci indigniamo quando accade che un tributo sia dichiarato illegittimo. Un commerciante si è ribellato all'ennesima rivendicazione di tasse da parte del Comune di Cava de' Tirreni, si è rivolto allo studio legale ed è riuscito a farsi annullare la sanzione perché la tassa non è dovuta. Il reclamo è stato accolto perché è prevista l'esenzione di tale imposta per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzioni di beni o servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l'attività cui si riferiscono, di superficie complessiva fino a 5 mq. In buona sostanza l'indicazione, precisa o generica , della tipologia dell'esercizio commerciale accompagnata nel contesto dello stesso mezzo pubblicitario, da simboli o marchi relativi a prodotti in vendita, l'assenza di frecce di orientamento, la luminosità delle insegne, la facoltà di poter installare insegne a bandiera, la non sporgenza delle medesime sul suolo pubblico ed in ultimo la superficie complessiva delle stesse insegne non eccedente i 5 mq, comportano l'esenzione dall'imposta in questione, rendendo nulli ed illegittimi gli avvisi di accertamento notificati dal Comune di Cava de' Tirreni ai contribuenti (titolari di esercizi commerciali). Sorgono spontanee alcune domande: è mai possibile che all'ufficio tributi del nostro Comune non conoscano la normativa in materia di "insegne di esercizio"? Perché questi avvisi, per tasse non dovute, sono stati inviati alla fine dell'anno appena trascorso? È possibile che a nessuno sia venuto il dubbio che si rischiava di portare in bilancio dei crediti inesigibili? È mai possibile che le colpe di cattiva gestione contabile debbano ricadere sempre sui martoriati cittadini mentre, e lo sappiamo tutti perché più volte lo abbiamo denunciato, ci sono debiti di centinaia di migliaia di euro di fitto di strutture comunali e nessuno si adopera per la riscossione? La nostra Associazione è a disposizione dei negozianti qualora vogliano avere maggiori informazioni in merito, anche se la tassa non dovuta sia stata già pagata e se ne voglia chiedere la restituzione. Basta scrivere a info@cava5stelle.it.
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