Tu sei qui: CronacaSalta la sosta ‘gratuita', protestano i residenti
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 26 febbraio 2002 00:00:00
Senza pace la sosta nella valle metelliana: al vaglio del Comune un'ulteriore regolamentazione del piano sosta. Sotto stretta osservazione i permessi gratuiti concessi ai residenti. L'orientamento è quello di abolire la deroga e prevedere un bonus da pagare annualmente, che potrebbe oscillare tra i 50 ed i 60 euro. Verrebbero, quindi, azzerati i benefici per tutti coloro che, non avendo un posto macchina riservato, box o garage, avevano avuto la possibilità di poter parcheggiare la propria autovettura (solo una per nucleo familiare) negli stalli adiacenti la propria abitazione. Un'idea che ha messo in allarme tutti coloro che abitano nelle aree contrassegnate dalle strisce blu. «Credo sia una cosa da fare. Purtroppo la gran parte dei posti auto a pagamento - ha dichiarato il sindaco Alfredo Messina - vengono occupati da chi possiede un permesso e questo non va a vantaggio di un servizio che deve essere fruibile dalla maggior parte degli utenti. Questo è un piano che noi abbiamo ereditato: è regolato da una convenzione con l'Aci Italia e si sta rivelando, oltretutto, non positivo sotto l'aspetto economico».
Le accuse
Sotto accusa il gran numero di permessi rilasciati, circa 1500 solo ai residenti, ai quali si aggiungono quelli riservati ai disabili. In definitiva, circa l'80 per cento dei posti a pagamento sono utilizzati dai possessori di permessi in deroga. «Io vorrei capire - dice Umberto Rispoli - qual è l'effettivo pensiero del sindaco. Mi sembrava avesse detto che voleva addirittura togliere la sosta a pagamento. Ora sento che dovremmo pagare anche noi che non abbiamo un buco dove mettere l'auto. Credo sia caduto in contraddizione. Io sono nettamente contrario». Da indiscrezioni sembra che il bilancio della Cmep (Compagnia metelliana parcheggi), che gestisce gran parte delle aree di sosta e dei parcheggi su strada, non sia così roseo e gli stessi ausiliari al traffico (una decina) non dormono sonni tranquilli. Gli introiti derivanti dai parcometri a stento assicurerebbero il pagamento degli stipendi. «Non credo che il problema - dichiara Rosario Amendola - siano i posti occupati dai residenti. Basta fare un giro per la città per rendersi conto che ora i posti, anche al centro, si trovano con facilità. Devo credere, a questo punto, che evidentemente il problema è economico. Probabilmente nelle casse comunali, tolte le spese, non arriva quasi nulla. A questo punto meglio sarebbe rivedere la convenzione: se è antieconomica si annulli e si trovi un'altra soluzione. Il sindaco faccia quello che ha sostenuto in campagna elettorale: tolga il pagamento e regolamenti la sosta solo a tempo. Probabilmente i vigili faranno più multe ed il Comune guadagnerà di più, ma a pagare sarebbero solo gli indisciplinati». Il Comune fa sapere che l'obiettivo resta l'eliminazione del parcheggio a pagamento. «Non abbiamo cambiato idea: finché sarà in piedi - dichiara Pasquale Santoriello (nella foto in basso), assessore alla Mobilità - la convenzione (ancora due anni), bisogna aspettare. Poi studieremo un nuovo piano della sosta, che certamente, però, non vorrà dire parcheggio selvaggio».
I pareri
«Bisogna rispettare - dichiara Carmine Adinolfi, consigliere comunale del Ppi - la convenzione. Anzi, il sindaco Messina, al posto di cercare modi per rimangiarsi quanto detto in campagna elettorale, cerchi di mettere ordine nelle aree immediatamente limitrofe a quelle a pagamento, dove regna il caos totale. È in quelle zone che va cercata una regolamentazione per evitare la sosta per intere giornate a scapito dei residenti». «Ho chiesto che l'argomento parcheggi - dichiara Enzo Passa dello Sdi - venga affrontato nella prossima Commissione. Ad Adriano Zampis, responsabile della Cmep, chiedo se, su poco più di 1600 posti auto a pagamento, c'è un analogo numero di permessi in deroga e quali sono i ricavi del Comune».
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