Tu sei qui: CronacaSalma scomparsa, continua il giallo
Inserito da (admin), giovedì 6 ottobre 2005 00:00:00
Dopo 38 anni cerca la tomba di famiglia per dare sepoltura alla moglie, ma la trova occupata, con tanto di lapide, da un altro inquilino che al cimitero risulta esserne diventato, nel frattempo, il nuovo proprietario. Nessuna traccia neppure dei resti di una familiare registrata come tumulata in quel posto dal 3 dicembre 1955 e mai riesumata. Da circa un anno Vincenzo Russo combatte la sua battaglia per venire a capo di una situazione paradossale. Ieri mattina ha presentato interpellanza scritta al commissario prefettizio ed ai dirigenti comunali competenti, allegando una voluminosa e dettagliata documentazione tesa ad avere finalmente delle risposte. «Spero che il commissario, il dirigente ed il responsabile del cimitero riescano finalmente a venire a capo di questa intricata questione. Altrimenti dovrò rivolgermi alla magistratura». A scatenare la disputa, il passaggio di proprietà della tomba da Adele Libonati (moglie di Vincenzo Russo) all'attuale occupante Claudio Gargiulo, con al centro il giallo della scomparsa dei resti di Matilde Libonati, zia della moglie. «Prima di morire - racconta Vincenzo Russo - Adele aveva espresso due desideri: vedere la chiesa di Dupino ed essere seppellita nella sua tomba di famiglia. Quando il 26 aprile del 2005 è deceduta, ho fatto l'amara scoperta: la tomba non era più intestata a mia moglie, ma a Claudio Gargiulo. Di Matilde non vi era più traccia. Alle mie rimostranze, i responsabili del cimitero non mi hanno saputo dare una risposta esauriente. Intanto, ho dovuto tumulare la salma di mia moglie in un'altra tomba di famiglia». Per venire a capo della questione, Russo ha chiesto al Comune la copia autenticata di tutti i fascicoli relativi alla concessione. «Mia moglie Adele ha stipulato con il Comune, l'8 maggio 1967, un contratto di concessione in uso perpetuo di suolo al cimitero, situato ad est della chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, al posto numero 2, regolarmente registrato. Qui era sepolta, dal dicembre del 1955, Matilde Libonati, come risulta regolarmente anche dai registri, secondo i quali non risulta essere mai stata riesumata. Che fine hanno fatti suoi resti?».
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