Tu sei qui: CronacaRossana Lamberti alla guida dell'Ulivo cavese
Inserito da Lello Pisapia (admin), martedì 22 aprile 2003 00:00:00
Il 13 dicembre un incontro all'Hotel Maiorino, rivelatosi un autentico successo. Dopo mesi di duro lavoro, la recente approvazione dello Statuto e la nomina del coordinatore. A maggio il lancio della campagna di adesione. Sono le tappe che hanno scandito la nascita dell'Ulivo cavese. Di spessore i 30 nomi che compongono il Comitato di Coordinamento, eletto dal "Gruppo Promotore per l'Ulivo a Cava de' Tirreni". Una compagine prestigiosa e ben assortita, che sarà guidata dall'avvocato Rossana Lamberti. Nata a Salerno, sposata, madre di due splendide bimbe, sembra proprio la figura adatta per guidare i primi passi del neonato Ulivo cavese. «Agirò - ci rivela l'avv. Lamberti - da portavoce e da referente super partes. Mi sono già spogliata di ogni appartenenza partitica, perché in questo momento l'obiettivo primario è far decollare l'Ulivo. Abbiamo lavorato duramente in questi mesi, confortati, però, dalla risposta entusiastica ricevuta dalla cittadinanza e dalle parti sociali durante l'incontro del 13 dicembre e nei giorni successivi. Del resto, il nostro è un movimento nato da e per i cittadini. Abbiamo coinvolto nel progetto anche coloro che, pur non appartenendo ad alcun partito, sono animati dal grande desiderio di vedere finalmente Cava rifiorire. Ed il nostro Statuto è volto proprio ad offrire pari dignità d'intervento e di partecipazione a tutte le parti sociali. Nel nostro cammino ha agito da collante, oltre che il diffuso dissenso nei confronti dell'Amministrazione Messina, anche e soprattutto il comune sentire che, al di là di tutte le divisioni ideologiche, ha sempre ispirato il centrosinistra: il servizio alla collettività e la solidarietà nei confronti delle fasce deboli». Avviato, dunque, con profitto il progetto, cerchiamo di capire quali sono le prossime mosse e gli obiettivi immediati dell'Ulivo cavese. Ad "illuminarci" in tal senso è sempre il coordinatore, l'avv. Rossana Lamberti: «Innanzitutto, lo Statuto dovrà ricevere, secondo prassi, il placet dei partiti. A maggio, poi, partirà la campagna di adesioni. E' indispensabile "contarci", per scoprire su quante persone fare affidamento. D'altronde, è inutile fare grossi progetti se non avremo un rapporto diretto ed immediato con la cittadinanza. Il nostro obiettivo, almeno in questa prima fase, è quello di essere un valido supporto per l'opposizione metelliana, alcuni rappresentanti della quale (ndr: tra gli altri, Franco Prisco dei Ds e Francesco Ragni della Margherita) già sono direttamente coinvolti nell'iniziativa. Ad esempio, potremmo aiutare i consiglieri comunali del centrosinistra a "studiare" adeguatamente le delibere ed i vari ordini del giorno, per essere ancor più protagonisti del delicato ingranaggio politico di cui fanno parte». A proposito di opposizione, molti hanno criticato il ruolo, ritenendolo troppo "morbido" e poco attivo, svolto dal centrosinistra durante l'Amministrazione Messina. Qual è la sua opinione in merito? «Più che poco attiva - spiega Rossana Lamberti - l'opposizione è stata poco attenta alle esigenze dei cavesi. Premesso, comunque, che anche a Cava abbiamo risentito dei noti problemi vissuti a livello nazionale, probabilmente si è partiti subito con il piede sbagliato. Mi riferisco all'ultima campagna elettorale, durante la quale non si è rivendicato con la dovuta forza quello che di buono era stato fatto, sia pur in maniera non molto "visibile", dall'Amministrazione Fiorillo. E l'avvocato Messina è stato abile nello sfruttare questa nostra pecca. Va detto, inoltre, che non è agevole proporre un'opposizione continua, intelligente, pressante. Se, poi, chi è chiamato a fare ciò viene abbandonato, c'è il rischio che si senta solo e si lasci andare. E' quello che d'ora in poi cercheremo di evitare, tenendo ben presente un imperativo assoluto: mai distaccarsi dalla base, perché la politica è la base». Eccoci al capitolo forse più atteso: fatti e misfatti del sindaco Messina e della sua "squadra". E qui Rossana Lamberti diventa un fiume in piena: «Basta camminare tra la gente, sotto i portici, per "tastare" il risentimento nei confronti di quest'Amministrazione, anche e soprattutto tra coloro che hanno votato per l'attuale sindaco. I cittadini si aspettavano tanto dal nuovo corso, tacciando di immobilismo la precedente Giunta, ma non mi sembra affatto che siano stati rispettati gli impegni assunti dall'avv. Messina in campagna elettorale, tutt'altro. Sarebbe troppo lungo l'elenco degli errori commessi o delle promesse non mantenute. Iniziando dalle batoste economiche, quelle di cui tutti risentono in modo immediato e concreto. Si pensi, ad esempio, ai servizi fatti pagare ai cittadini prima ancora che fossero erogati o allo stipendio di fine anno percepito con notevole ritardo dai dipendenti comunali. Dovrebbero essere più attenti e vicini alle esigenze dei cavesi. Uno su tutti, il capitolo commercianti. Hanno praticamente imposto l'apertura domenicale dei negozi, ma non si rendono conto che l'iniziativa finora è miseramente fallita e che i commercianti cavesi hanno dimostrato coi fatti di non accettare tale imposizione. Ancora, le polemiche e la mobilitazione generale per la questione relativa all'installazione di impianti di telefonia mobile su vari siti comunali, anche in pieno centro. Se davvero, come ribadiscono a più riprese dal Palazzo, non esistono rischi concreti per la salute, non dovrebbero limitarsi a "sbandierare" i pareri dell'Arpac, ma sarebbe opportuno informare dettagliatamente la cittadinanza su una tematica così delicata. Si sente parlare tanto, poi, del progetto di "Cava città turistica", ma sembra che lo si voglia far decollare puntando a prolungare sino alle 22, durante l'estate, l'orario di chiusura dei negozi. Vi sembra sufficiente ciò? Occorrerebbe, invece, una programmazione forte, corposa, che coinvolga la cultura, la partecipazione giovanile e tutti quegli altri aspetti che potrebbero consentire a Cava di recuperare quel ruolo guida nella provincia ormai perso da tempo. Il nostro progetto per una città più vivibile, invece, affonderà le sue radici proprio nelle esigenze e nelle rimostranze dei cavesi. La gente è stanca, ha bisogno di essere ascoltata, ma finora - conclude amaramente l'avv. Rossana Lamberti - nessuno l'ha mai ascoltata o interpellata».
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