Tu sei qui: CronacaRipartono gli abbattimenti, appello di "Casa Sicura"
Inserito da (admin), lunedì 12 luglio 2010 00:00:00
Dopo le iniziative parlamentari con emendamenti e disegni di legge proposti e discussi in Parlamento e la disposizione del Consiglio regionale del 20 giugno scorso per la sospensione delle demolizioni fino al 30 giugno 2011 (era presente il Comitato “Casa Sicura” con il rappresentante Luigi Di Domenico), è di sabato 10 luglio la notizia - resa nota da fonti ufficiali della Procura della Repubblica di Napoli, in particolare dopo le ultime demolizioni di due capannoni a Pompei di qualche settimana fa - che da oggi, lunedì 12 luglio, verrà richiesto l’abbattimento di un’abitazione civile a Torre del Greco di circa 70 mq, ospitante una ragazza madre, mentre a Forio d’Ischia sarà richiesto l’abbattimento di un’altra casa dove vive attualmente una famiglia con 4 figli minori.
Ci sono, poi, altre ordinanze esecutive di abbattimento, come previsto dal “Resa”, il Registro Esecutivo degli Abbattimenti della Procura di Napoli, dove sono stati notificati altri abbattimenti in vari Comuni, per un numero stimato di circa 266 demolizioni, di cui: 36 a Castellammare di Stabia, 18 a Gragnano, 9 a Lettere, 12 a Sant’Antonio Abate, 19 a Vico Equense, 23 a Sorrento, 35 a Pompei, 24 a Santa Maria la Carità, 15 a Casola di Napoli, 38 a Torre Annunziata, 21 a Massa Lubrense, 5 a Pimonte, 4 a Cava de’Tirreni, 4 a Boscoreale, 3 ad Agerola, oltre a tante altre in altri Comuni del Napoletano.
Duri ed immediati sono stati i primi commenti dei rappresentanti dei comitati a difesa del diritto alla casa, nei confronti di chi dovrebbe rappresentare i diritti dei cittadini e delle famiglie campane, sia a livello locale che al Parlamento. Nella riunione urgente svoltasi sabato pomeriggio a Castellammare di Stabia, erano presenti il presidente Luigi Di Domenico del Comitato “Casa Sicura” di Cava de’Tirreni e gli altri rappresentanti dei Monti Lattari (Gragnano, Casola, Pimonte, Pompei, Boscotrecase, Torre del Greco, Sant’Antonio Abate, Lettere, Massa Lubrense e Santa Maria la Carità).
Forte e chiaro è stato l’appello rivolto da Luigi Di Domenico a tutti i comitati che da due anni con tenacia e coraggio stanno portando avanti questa lunga e tortuosa battaglia sociale per proteggere le case di necessità minacciate dalle demolizioni. Nello specifico, il Comitato “Casa Sicura” ha chiesto a tutti i presenti di restare uniti e di scongiurare qualsiasi frattura interna ai comitati che possa affievolire le forze di quanti stanno riponendo tutte le loro ultime speranze in questa lotta.
«La linea da seguire - dice Luigi Di Domenico - è quella già tracciata due anni fa da tutti noi, convinti che la voce dell’unità è senz’altro l’unica via per poter sperare in una risoluzione da parte di chi ci rappresenta, ed in particolare da chi nella scorsa campagna elettorale ha assunto l’impegno di darci una mano attraverso un forte atto politico per arginare quel buco di irresponsabilità e disattenzione causato dalla cattiva gestione del nostro territorio negli ultimi 50 anni».
Tra le proposte avanzate dal Comitato di Cava de’Tirreni, citiamo anche quella di istituire una sorta di esecutivo in capo a tutti i comitati civici per poter velocizzare e snellire le decisioni per le nuove iniziative di lotta popolare che seguiranno. A tal riguardo, ora l’attenzione dei comitati è tutta rivolta al maxi-emendamento in discussione martedì al Senato, in cui si spera si faccia chiarezza sul problema demolizioni e ci sia il tanto agognato impegno politico, perché la problematica della casa ha ormai raggiunto un livello insostenibile nei nostri territori e sta, inoltre, assumendo una dimensione di un’emergenza sociale nazionale.
Comitato “Casa Sicura” - Il presidente Luigi Di Domenico
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