Tu sei qui: CronacaRimborsi, al via gli interrogatori
Inserito da (admin), mercoledì 26 febbraio 2014 00:00:00
Partiranno domani gli interrogatori dei consiglieri comunali cavesi che nella giornata di lunedì si sono visti recapitare un avviso di garanzia con l’accusa di peculato e truffa nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi destinati ai gruppi consiliari. Il primo cittadino Marco Galdi, al quale i Carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia in cui gli viene contestato il reato di favoreggiamento, chiarirà la sua posizione sabato pomeriggio in un’apposita conferenza stampa. Infatti, nella mattinata del 1° marzo Galdi dovrà comparire dinanzi agli inquirenti per spiegare il tutto.
Dal canto suo il sindaco ostenta tranquillità: «Sono assolutamente sereno, perché ciò che ho dichiarato come persona informata sui fatti in una precedente audizione dai Carabinieri è esattamente ciò che corrisponde al vero e che ho già documentato, per questo sono rimasto sorpreso da tale avviso di garanzia. Tuttavia, sono pronto a tornare dagli inquirenti per chiarire tutta la vicenda, avendo già prodotto tutti gli incartamenti necessari per dimostrare la mia estraneità rispetto a quanto mi viene contestato».
Nello specifico, l’attuale primo cittadino è accusato di favoreggiamento perché nel corso delle indagini avrebbe reso delle dichiarazioni non corrispondenti al vero per “agevolare” i colleghi politici. Oltre a Galdi, sono 44 i consiglieri comunali finiti nell’inchiesta condotta dalla Procura di Nocera Inferiore. Nel mirino due consiliature: quella di centrosinistra retta da Luigi Gravagnuolo e quella attuale del sindaco Galdi.
Nei giorni scorsi, quindi, l’indagine condotta dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e della Tenenza di Cava de’ Tirreni sui consiglieri in carica tra il 2006 ed il 2013 è giunta ad una svolta. Benzina, cene, pellegrinaggi, acquisti di tablet, pc e cellulari, per una spesa complessiva di circa 80mila euro, sarebbero stati pagati dall’Amministrazione comunale sotto forma di rimborsi ai gruppi consiliari. Nell’avviso di garanzia viene contestato il reato di peculato per essersi appropriati, in qualità di consiglieri comunali, di soldi pubblici.
Si tratterebbe di rimborsi elargiti fino al dicembre 2012 per gli acquisti più disparati. Per ognuno degli indagati vi sono specifiche contestazioni fatte sulla scorta degli acquisti effettuati e della documentazione contabile annessa alle delibere di liquidazione. Alcuni consiglieri, però, hanno ricevuto soltanto l’avviso di garanzia, senza l’invito a comparire dinanzi agli inquirenti. Nella lunga lista di indagati ci sono anche il consigliere regionale Giovanni Baldi e gli ex sindaci, ma in qualità di consiglieri comunali di opposizione, Alfredo Messina e Luigi Gravagnuolo.
La bufera giudiziaria non ferma il Consiglio
Nonostante la nuova bufera giudiziaria che ha travolto il Consiglio comunale metelliano, tutti in aula ieri mattina, martedì 25 febbraio, per una nuova riunione del parlamentino cittadino. 13 i punti iscritti all’ordine del giorno. Fari puntati soprattutto su alcune opere pubbliche finanziate dal programma PIU Europa e che sono quasi in procinto di partire. L’assise ha dato il via libera alla reiterazione dei vincoli urbanistici relativamente all’intervento di riqualificazione di Piazza Bassi, un atto necessario per consentire la presentazione del progetto. Per quanto riguarda il miglioramento della viabilità cittadina, e quindi la realizzazione della bretella di collegamento tra via Gramsci e via Gen. Luigi Parisi, il Consiglio comunale ha deliberato anche l’autorizzazione alla permuta di porzioni di un’area di proprietà dell’Asl con equivalente porzione di un’area di proprietà del Comune, per consentire la realizzazione di una rotatoria all’altezza dell’intersezione con via Spizzichino.
Valentino Di Domenico - Metropolis
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