Tu sei qui: CronacaRifiuti, tripla vittoria per Gravagnuolo
Inserito da (admin), martedì 10 ottobre 2006 00:00:00
"Rifiuti ammassati, studenti arrabbiati". "Non spostare, eliminare". I ragazzi ritmavano i loro slogan al suono di bongos tribalistas, ieri mattina, nel centro storico di Cava de'Tirreni. La protesta per la nuova crisi dei rifiuti va in piazza. Ed il sindaco si mette alla testa del corteo. Saltello ed applauso, poi Gravagnuolo con un impeccabile doppiopetto fa il suo ingresso in scena. Parla ai cuori dei ragazzi, che lo applaudono convinti, anche se durante il corteo s'erano abbandonati a qualche inutile lancio di uova lungo l'elegante Corso principale.
La giornata, che si era aperta con un Gravagnuolo movimentista sul tema dei rifiuti, si è conclusa con un Gravagnuolo diplomatico, che riesce a spuntare il ruolo di capofila della protesta dei grandi Comuni dell'Agro, mettendo d'accordo le Amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra sulla richiesta di incontro da inviare a Bertolaso. Giornata vittoriosa anche perché apertasi con la notizia rimbalzata da Napoli dell'annullamento della gara per i nuovi termovalorizzatori, che Cava assieme a Salerno aveva impugnato davanti al Tar. Al Parco Fienga, ieri sera, i primi cittadini di Nocera, Pagani, Scafati e Sarno hanno concordato con Gravagnuolo. Bottoni, Mancusi, Gambino, Romano, ma anche i rappresentanti di Fisciano e Mercato San Severino (mancavano solo Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Bracigliano), hanno dato l'avallo alla strategia Gravagnuolo. Tutti hanno messo da parte le bandiere, chiedendo interventi concreti e rapidi, e mani libere soprattutto nella gestione dell'emergenza.
«Massima disponibilità a collaborare con Bertolaso nel caso voglia andare avanti sul piano per il quale il governo lo ha incaricato. Ma chiediamo un piano straordinario per smaltire i rifiuti in strada. Per 15 giorni dobbiamo poter sversare il doppio di quanto conferiamo normalmente». L'obiettivo finale è un indennizzo per le spese straordinarie che i Comuni sostengono in questa emergenza. «Persistesse l'inerzia e ci dicessero ancora "arrangiatevi" - avverte però Gravagnuolo a nome di tutti, lanciando un ultimatum al commissario - siamo pronti ad innalzare il livello dello scontro». Perché a Gravagnuolo l'atteggiamento che fino a oggi tenevano il commissariato di governo e la prefettura non è andato giù. «Ci hanno detto nella sostanza "arrangiatevi", con eleganza e tatto, ma di questo si trattava - dice - e noi a queste condizioni non ci stiamo. Ora si tratta di liberarci dall'immondizia, ma poi si tratta di dar seguito ad un progetto complessivo, che preveda la realizzazione di un termovalorizzatore per la provincia di Salerno».
E qui entra di prepotenza il fattore DL (cioè De Luca). «Debbo pubblicamente ringraziare il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca - dice Gravagnuolo - solo grazie a lui siamo riusciti a rompere il cordone sanitario attorno a Sardone ed a liberarci di un po' della nostra immondizia. Lui ci ha dato un sostegno formale e sostanziale in questa battaglia, che, per quanto mi riguarda, si gioca anche a livello politico nel mio Comune, dove la minoranza sta speculando vergognosamente su questa crisi». E Gravagnuolo si impegna a sua volta "ad adiuvandum" al fianco di De Luca nella battaglia già mezza vinta davanti al Tar contro il termovalorizatore.
L'immondizia c'è, ma non si vede. Le 70 tonnellate di rifiuti che vengono raccolte a Cava de'Tirreni ogni giorno sono stoccate discretamente a Petraro Santo Stefano. Ma nonostante tutto, ieri mattina gli studenti delle superiori hanno invaso pacificamente le strade del centro città per protestare contro l'assedio dell'immondizia. Hanno risposto all'appello di Gravagnuolo, che alla fine di un breve corteo, con un migliaio di ragazzi in festa, ha tenuto un breve discorso con il megafono prestatogli da un manifestante: «Sono contento che siate qui e mi sento più forte per la vostra presenza. Sono contento soprattutto perché non avete portato bandiere di partito. La manifestazione di stamattina serve a rimettere al centro la cittadinanza, il dialogo fra le persone».
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