Tu sei qui: CronacaRifiuti, bollette meno care
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 25 marzo 2002 00:00:00
Sarà più leggera la bolletta sui rifiuti solidi urbani: lo assicura l'assessore Antonio Barbuti, con delega alla Se.Ta e quindi, ai rifiuti, se saranno confermati i dati del Consorzio Bacino Sa/1. Il ribasso scaturisce da due fattori indicati dal commissario del Consorzio: risparmio di 3 centesimi sullo smaltimento di ogni chilogrammo di rifiuto indifferenziato (secco); diminuzione della produzione pro capite di rifiuti (da 1, 2 a 1 kg). Cava de' Tirreni, infatti, insieme ai Comuni di Pellezzano, Roccapiemonte, San Valentino Torio, Siano, Angri, Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Fisciano, Mercato San Severino e Nocera Superiore, avendo raggiunto una quota soddisfacente di raccolta differenziata per il 2001, il 20,07% (dati Consorzio), è stata autorizzata dal Commissariato regionale a smaltire la raccolta di secco all'impianto di Cdr di Ariano Irpino. Ciò comporta un abbattimento dei costi da 8 a 5 centesimi al chilogrammo, pari a circa 400mila euro l'anno. «Questo è il risultato - afferma Raffaele Fiorillo (nella foto al centro), commissario del Consorzio di Bacino Sa1 ed ex sindaco di Cava - di un enorme impegno nei primi sei mesi del 2001. Sono stati raggiunti livelli lusinghieri soprattutto nella raccolta dell'umido, che è quella parte che maggiormente incide sulle percentuali dell'intera raccolta differenziata. Proprio grazie a quest'impegno, Cava è riuscita ad entrare tra quei Comuni che, da fine febbraio, smaltiscono ad Ariano Irpino. Purtroppo, l'attenzione è andata calando, fino ad arrivare nel mese di dicembre al 10,30%, circa la metà del mese di maggio (20,20%)». A questo punto, però, subentrano due gialli ed una polemica. Alla Se.Ta, infatti, ancora non è giunta alcuna comunicazione ufficiale che l'autorizzi a smaltire all'impianto di Cdr irpino. A tutt'oggi, i suoi camion si dirigono alla discarica di Sardone. Discordia tra Consorzio e Se.Ta anche per le quantità di rifiuti raccolti nel 2001. Ad esempio: 2.643.010 kg di umido, secondo il Consorzio; 2.826.060 secondo la Se.Ta. Ancora: il Consorzio ha proposto di raccogliere l'intera produzione cittadina di carta e cartone al costo di 7 centesimi al kg, ma l'Amministrazione non è d'accordo. «Se, come ci auguriamo, si verificheranno le condizioni di un abbattimento dei costi - afferma Antonio Barbuti (nella foto in basso) - certamente i primi a beneficiarne saranno i cittadini. Il Comune si sta attivando anche per localizzare un'area idonea per installare un impianto di compostaggio, utile per produrre concime organico, con il quale taglieremo ulteriormente i costi, anche facendo smaltire umido ad altri Comuni, che pagheranno questo servizio. Questo nonostante il Commissariato di Governo sull'emergenza rifiuti abbia stanziato, nei primi mesi del 2001, diversi miliardi di lire, che, però, sono stati dirottati per altre opere e strutture del Consorzio. Per quanto riguarda la raccolta di tutti i rifiuti differenziati, noi dobbiamo utilizzare la Se.Ta, alla quale rimoduleremo i servizi, soprattutto per salvaguardare i dipendenti».
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