Tu sei qui: CronacaRiempie di botte la moglie, poi tenta il suicidio
Inserito da (admin), martedì 13 aprile 2004 00:00:00
Una lite furibonda, l'ennesima, proprio nella sera di Pasqua. Sarebbe stata questa la causa del gesto di follia compiuto da un uomo di 38 anni, di origine marocchina, residente nella traversa Abbro. Dopo aver aggredito e picchiato la moglie, finita in ospedale per le gravi lesioni riportate, ha tentato di togliersi la vita ingerendo del detersivo, contenuto in un fustino da cucina. È accaduto tutto in una serata di festa. Secondo una prima ricostruzione, riportata ai soccorritori, l'uomo, che abita da qualche anno a Cava insieme alla moglie, sarebbe stato accecato dalla gelosia. Rimasto solo in casa con la consorte, avrebbe dato sfogo alla sua gelosia, usando la violenza come unico rimedio. Si sarebbe scagliato contro la donna, picchiandola ripetutamente al volto ed alla schiena. Sei, sette colpi. Una furia assurda, frenata dall'arrivo di alcuni vicini. La donna, ridotta ad una maschera di sangue, è stata accompagnata al Pronto Soccorso per essere medicata. Intanto il marito, sopraffatto dal rimorso, ha tentato di togliersi la vita. Si sarebbe diretto in cucina ed avrebbe aperto il mobiletto dove erano sistemati i detersivi. Con fredda lucidità, avrebbe preso uno dei fustini e lo avrebbe portato alla bocca, ingerendo così il liquido contenuto. A salvarlo i vicini di casa, che stavano riportando la moglie a casa. Lo hanno trovato riverso sul pavimento. Non hanno perso altro tempo ed hanno subito allertato il 118. Sul posto è giunta un'ambulanza dell'Humanitas (con gli operatori Carmine Scannapieco ed Antonio Cammarano) ed il medico del Saut, Salvatore Apicella. Dopo i primi soccorsi, l'uomo è stato trasportato in ospedale e sottoposto ad una lavanda gastrica. Il precedente nella frazione Annunziata, dove, proprio nel giorno di San Valentino, un uomo, dopo aver litigato con la moglie che aveva lasciato la loro abitazione, si tolse la vita impiccandosi al lampadario di casa.
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