Tu sei qui: CronacaRiabilitazione, 2300 licenziamenti e 3000 disabili senza assistenza
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 9 novembre 2012 00:00:00
Il licenziamento di 2.300 dipendenti del gruppo Silba, di Villa delle Rose e di Villa Caruso. Con l’aggiunta - aspetto ancor più inquietante - dell’interruzione dell’assistenza per circa 3mila persone anziane, non autosufficienti e con gravi disabilità - prive di sostegno familiare - attualmente assistite in regime semiresidenziale e residenziale. Il tutto a partire dall’ormai vicina data del 16 novembre.
Sono le prospettive sempre più concrete che emergono dopo la fumata nera fatta registrare dall’incontro tenutosi ieri sera alla Regione, a Napoli, tra il sub commissario ad acta Mario Morlacco, i componenti della V Commissione regionale e le associazioni di categoria del comparto socio-sanitario campano. Sul tavolo la pesante crisi e le gravi problematiche che investono da tempo le strutture di riabilitazione regionali, tra cui segnatamente il gruppo Silba, che comprende anche la cavese “Villa Alba”, ed ancora Villa delle Rose e Villa Caruso.
Modificare la normativa sulla compartecipazione dei rimborsi, in modo tale che la quota dovuta dai Comuni, a partire da quella di maggio 2012, sia anticipata dall’ASL. Era una delle possibili soluzioni presentate dalle associazioni datoriali al sub commissario Morlacco.
“Spiacenti, ma la carenza di fondi del comparto sanitario impedisce l’emanazione di un decreto ad hoc, mentre la modifica della normativa sulla compartecipazione non può attuarsi in quanto i Comuni devono provvedere per la parte cosiddetta sociale”: queste in sintesi le risposte di Morlacco, che comunque ha lasciato intravedere ancora uno spiraglio, promettendo ai suoi interlocutori che chiederà personalmente al Governatore Caldoro uno “storno” dal fondo sociale volto a consentire all’ASL di anticipare la quota dei Comuni. È questa davvero l’ultima speranza, il tentativo residuale per scongiurare i tanti licenziamenti già pronti e l’interruzione dell’assistenza per circa 3.000 pazienti disabili.
Molto amareggiato e tutt’altro che ottimista in merito si è mostrato dopo l’incontro di ieri l’on. Giovanni Baldi, che però non ha deposto del tutto le armi. Il consigliere regionale cavese, infatti, si rivolgerà al Presidente Caldoro per chiedergli la convocazione di un tavolo d’urgenza, che possa auspicabilmente adottare (a questo punto si potrebbe quasi dire escogitare) i provvedimenti necessari per la risoluzione delle gravi problematiche del settore.
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