Tu sei qui: CronacaRevocate altre 3 case popolari
Inserito da (admin), martedì 10 febbraio 2015 00:00:00
Avviati altri 3 nuovi provvedimenti di revoca delle case popolari ad altrettante famiglie, due di Pregiato ed una di Santa Lucia, che a giorni riceveranno la notifica di decadimento dall’assegnazione dell’alloggio. I controlli attivati dall’Amministrazione comunale, incrociando soprattutto i dati dei consumi domestici, hanno infatti permesso di scoprire che uno dei tre nuclei familiari in questione ha largamente superato il livello di reddito che consente l’assegnazione. Le altre due famiglie, invece, non hanno mai “abitato” le case loro assegnate, oppure lo hanno fatto in maniera saltuaria, e comunque non come avrebbe fatto un nucleo familiare in condizioni di indigenza.
Dalle carte emergono, insomma, imbrogli su imbrogli, irregolarità che inseguono irregolarità ed intrecci degni di un romanzo d’appendice. In uno dei due casi di mancato utilizzo reale dell’appartamento assegnato, ad esempio, è saltato fuori che l’assegnatario della casa popolare in questione risulta in realtà residente presso una parente in un altro Comune. Nell’altro caso, la famiglia coinvolta occupava l’alloggio pur non avendone titolo. Come? Il mistero è subito svelato: l’assegnatario è un loro parente, che però vive a casa di un altro familiare ed ha lasciato la casa ad una figlia. Le revoche delle assegnazioni stanno lentamente rendendo giustizia a chi ha veramente diritto ad una casa.
I 3 nuovi provvedimenti portano a 10 il totale delle assegnazioni annullate. È il frutto dell’inchiesta avviata da un anno e mezzo dai Carabinieri del Tenente Vincenzo Tatarella, con la collaborazione degli agenti della Polizia Locale. Inchiesta che naturalmente non finisce qui: sono numerose, infatti, le case assegnate finite sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti proprio per presunte irregolarità nell’occupazione delle stesse. Altri controlli sono in corso ed a breve dovrebbero scattare ulteriori provvedimenti di revoca delle case popolari a persone che già risultano assegnatarie di altri immobili o che nel frattempo hanno modificato in meglio il loro reddito.
Ma l’attenzione dei Carabinieri è concentrata anche sui beni fantasma di nuclei familiari che, pur dichiarando redditi pari o di poco superiori a zero, posseggono auto di lusso o hanno eseguito lavori per svariate migliaia di euro nell’alloggio di cui sono assegnatari. Con quali soldi? È quello che si sono chiesto gli inquirenti. Ed è proprio questo mistero che stanno tentando di risolvere gli uffici comunali ed i Carabinieri, che intanto hanno già sottratto una decina di case agli occupanti abusivi. Lo scopo dei controlli e dei provvedimenti è essenzialmente quello di garantire trasparenza ed equità nell’assegnazione delle case popolari, destinate a famiglie veramente indigenti e non a chi nel corso degli anni ha migliorato la propria posizione economica.
La prima revoca di un alloggio risale ad oltre un anno fa, quando ad una donna assegnataria di una casa fu contestato di averla dato in affitto ad una coppia di sposi. Un’altra revoca clamorosa fu quella che colpì un nucleo familiare che occupava una casa popolare malgrado uno dei componenti risultasse proprietario di un appartamento in un’altra città della provincia.
Annalaura Ferrara
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