Tu sei qui: CronacaRestano in carcere le due slave
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 1 settembre 2003 00:00:00
Resteranno in carcere le due slave arrestate la scorsa settimana dagli agenti della locale Polizia Municipale, diretta dal maggiore Saverio Valio, ed autrici di un colpo in un appartamento facente parte di una palazzina sita in via Canali, strada semiperiferica di collegamento tra Corso Mazzini e Viale Marconi. Nikita Stoikovic e Jovanovic Pabai, rispettivamente di 34 e 26 anni, avevano rubato danaro (circa 400 euro), preziosi ed oggetti contundenti, tra i quali due cacciaviti. Il fermo è stato effettuato anche grazie al riconoscimento dei beni da parte del derubato e ad una segnalazione di un abitante della zona, che aveva visto le due slave arrampicarsi sull'impalcatura del palazzo in questione. Accusate anche di ricettazione, visto che giravano con una Peugeot rubata, le due donne sono rimaste in carcere. Questa la decisione del Sostituto Procuratore della Repubblica, il dott. Massimo Lo Mastro, che, una volta ricevuto gli atti dalla Polizia Municipale di Cava, ha convalidato il fermo delle donne, che saranno a disposizione per il rito giudiziario a loro carico. Da indagini effettuate dagli agenti della Polizia Municipale, in coordinazione con la Procura della Repubblica, sono emersi particolari a dir poco inquietanti. Jovanovic Pabai, una delle slave colte in flagranza di reato, è risultata essere latitante. La 26enne era stata in precedenza tratta in arresto dalla Compagnia dei Carabinieri di Pontecagnano, in seguito ad un furto ai danni di un appartamento, ed era stata già condannata ad una pena di 9 anni di reclusione. La donna, però, era riuscita a sottrarsi alla custodia giudiziaria ed era scomparsa, non lasciando traccia di sé. Vani erano risultati i tentativi delle Forze dell'Ordine di rintracciarla. Casualmente, un maresciallo dei Carabinieri di Pontecagnano ha letto l'articolo in merito al duplice fermo delle slave ed ha riconosciuto il nome della donna cui era stata data invano la caccia per diverse settimane. Subito si è adoperato per avvisare la Procura salernitana ed i Vigili metelliani. Ora, dopo che il magistrato avrà sentito la donna già condannata, si profila un processo con rito abbreviato, che molto probabilmente sfocerà in un pesante verdetto a carico della recidiva.
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