Tu sei qui: CronacaReliquia S. Andrea, anche l'ATSC ad Amalfi
Inserito da (admin), venerdì 9 maggio 2008 00:00:00
E' giunta via mare, come accadde 800 anni fa, solcando le onde per tutta la notte a bordo della nave Palinuro della Marina Militare, al termine di un pellegrinaggio tra Roma e Gaeta. La reliquia dell'Apostolo Andrea, "compagno di mare" di tutti i naviganti, ai quali si invoca di "calmare il vento del male e spegnere i fuochi di guerra", è rientrata ad Amalfi accolta da una folle festante e dal rullo dei tamburi dell'ampia rappresentanza dell'Associazione Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri di Cava de'Tirreni. «Abbiamo vissuto la stessa emozione di 800 anni fa, quando centinaia di persone si riversarono sulle rive per accogliere il Santo», ha detto l'Arcivescovo di Amalfi-Cava, Orazio Soricelli, che sul molo ha atteso l'arrivo della reliquia dopo il trasbordo su una motovedetta della Guardia costiera.
Ad accompagnare la parte occipitale del capo dell'apostolo, custodita in una teca d'oro ed argento, c'era il Cardinale Walter Kasper, Legato Pontificio inviato ad Amalfi da Papa Benedetto XIV. A terra l'intero Capitolo amalfitano ed i Vescovi della Conferenza Episcopale Campana. Con loro anche le delegazioni delle Chiese Ortodosse di Costantinopoli e Mosca. E poi, tutti i sindaci della Diocesi (con il primo cittadino di Amalfi, Antonio De Luca, anche il sindaco di Cava, Luigi Gravagnuolo), oltre ai deputati Edmondo Cirielli e Guido Milanese, l'ex sottosegretario ai Trasporti, Andrea Annunziata, i consiglieri regionali Gennaro Mucciolo e Salvatore Gagliano ed il vice-presidente della Provincia, Gianni Juliano.
«Oggi l'orologio del tempo e della storia appare fermo - ha detto il sindaco Antonio De Luca - Ancora oggi Costantinopoli e l'Oriente, con i secoli di gloria, i sacrifici ed il sangue, non ci sono mai stati lontani, tanto da considerare la traslazione non una semplice rievocazione, ma una nemesi storica per un contesto in cui avvenne. Nella storia di Amalfi ci sono diversi momenti di gloria, mai però della stessa portata di questo per condivisione e partecipazione».
A fare da cornice all'evento, in Piazza Flavio Gioia, tutti i gonfaloni delle Municipalità che hanno partecipato alla cerimonia di accoglienza delle reliquie, terminata con la lettura di una supplica alla pace la da parte dell'ammiraglio Andrea Campregher, Capo di Stato Maggiore della Squadra Navale della Marina. Sul palco anche un momento di solidarietà, con la consegna della targa ricordo a Niky Francisco, piccolo ambasciatore Unicef di 9 anni, che, a causa di una particolare forma di asma, trae beneficio dal vivere sul mare. In questi giorni è a Salerno con i suoi genitori ed a coccolarlo ci stanno pensando i militari della Sezione navale della Guardia di Finanza, che ieri lo hanno accompagnato ad Amalfi.
«Oggi tutti raccogliamo la sfida di Andrea», ha detto l'Arcivescovo di Amalfi, che rivolgendosi poi ai militari ha aggiunto: «Siate orgogliosi di aver trasportato in questo giorno la sua reliquia su un mare, il Mediterraneo, che è crocevia dell'ecumenismo, della cultura e della fede». Il riferimento è alla pacificazione con la Chiesa Ortodossa, presente ieri ad Amalfi con una propria delegazione dopo l'incontro interreligioso di ottobre. La cerimonia, al termine del corteo verso la Cattedrale, è proseguita con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Walter Kasper. «Sono commosso per questa celebrazione - ha detto l'alto prelato - che mette insieme cultura e fede. I tempi sono diversi, ma la fede è la stessa, per questo bisogna avere speranza per il futuro».
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