Tu sei qui: CronacaRaid nocerino, tre baby tifosi ai Servizi Sociali
Inserito da (admin), lunedì 4 luglio 2005 00:00:00
Sono stati affidati ai Servizi Sociali. Dovranno superare un periodo di prova di un anno per il perdono giudiziale e l'estinzione del reato. È il beneficio giudiziario concesso a tre dei baby tifosi (tutti minorenni) della Nocerina, coinvolti nel raid del novembre 2003 messo a segno nel centro cittadino di Cava, alla vigilia del derby tra Nocerina e Cavese. Tra i giovani che hanno richiesto ed ottenuto la messa alla prova c'è anche un tesserato della Nocerina Calcio: il giovane, non ancora 18enne, ha alle spalle un periodo di prova nella squadra del Napoli e da un paio di anni milita nella Primavera dei molossi. La sua posizione, come quella di altri tre baby ultras, era stata stralciata in sede di udienza preliminare. Tre di loro, ammettendo la loro responsabilità, hanno presentato richiesta al Tribunale dei Minori di rimessa alla prova. Per gli altri imputati si attende l'inizio del processo, fissato per il prossimo 23 febbraio. Intanto, l'avv. Giovanni Del Vecchio, legale di Rolando Mughini (nipote del vice-presidente della Provincia di Salerno, Achille Mughini), ferito all'occhio mentre portava a passeggio il suo cane, e di altri due cavesi, si è costituto parte civile. Secondo gli inquirenti, il raid era stato preparato nei dettagli alcuni giorni prima. Con una serie di incontri in uno dei bar del centro di Nocera, alcuni pregiudicati della zona avevano reclutato giovani leve, cui avevano assegnato ruoli ben precisi. Sono circa le 22 di una tranquilla sera di novembre quando scatta l'ora x. A bordo di una decina di motorini, una ventina di ragazzi nocerini, armati di stampelle, mazze da baseball e catene, seminano panico e distruzione lungo Corso Mazzini, dalla zona dello stadio "Lamberti" fino al Viale Garibaldi. Danneggiano decine di auto in sosta. All'altezza del Bar "Caffeffè", quasi in Piazza Lentini, prendono di mira altre vetture (tra cui quelle del personale e del titolare del ristorante "San Vito") e fanno esplodere una bomba carta a pochi metri dallo sportello finanziario della Banca Nazionale del Lavoro. E' lì che colpiscono al viso con una catena Rolando Mughini, 30enne cavese, che passa con il proprio cane al momento sbagliato. Trasportato al Pronto Soccorso, i medici gli applicano 8 punti di sutura sull'ampia ferita sopraccigliare. L'ondata di follia non è ancora doma. I teppisti raggiungono Corso Mazzini, per poi dirigersi verso Piazza San Francesco. Grande agitazione, intanto, lungo Corso Mazzini. Pattuglie dei Carabinieri e volanti della Polizia blindano le principali arterie del centro, grazie alla collaborazione degli agenti della Polizia Municipale, cercando di evitare possibili ritorsioni da parte di tifosi cavesi, alcuni dei quali poco prima avevano fermato un'autovettura con a bordo un uomo di Nocera. Intanto, i teppisti sono già lontani: sono riusciti a dileguarsi a bordo dei loro motorini. Nella stessa notte gli investigatori fanno partire le indagini. Gli agenti del Commissariato di Cava, diretti dal vice-questore Sebastiano Coppola, dispongono di elementi che potrebbero rivelarsi decisivi. E così, dalle targhe degli scooter si procede all'identificazione dei responsabili.
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