Tu sei qui: CronacaRaccolta differenziata, forte calo a Cava
Inserito da (admin), mercoledì 28 aprile 2004 00:00:00
Aumenta la percentuale dei Comuni del Salernitano che seguono la raccolta differenziata. Comunque, pur avendo compiuto passi da gigante negli ultimi anni, per molte Amministrazioni è ancora lunga la strada da percorrere per piazzarsi in vetta alla classifica dei Comuni "ricicloni". E ciò malgrado la media provinciale, pari all'11% nel 2001, sia salita al 14 nel 2002 ed al 18 l'anno scorso. A conferma di tali dati, ieri mattina sono stati illustrati dall'assessore provinciale alle Politiche Ambientali, Angelo Paladino, i risultati monitorati dall'Osservatorio sui Rifiuti per l'assegnazione del Premio "Ricicla 2003". Ad aggiudicarsi i 10mila euro in palio, dopo San Cipriano e Padula, quest'anno è stata Bellizzi, che, sfiorando quasi il 70% in fatto di raccolta differenziata, è il primo Comune della provincia. Al secondo posto Giffoni Sei Casali, in testa alle Amministrazioni con meno di 5mila abitanti, che ottiene il 68%. Poi c'è San Cipriano, con il 67,6, e quindi Padula, con il 62,6. Salerno, invece, lascia ancora a desiderare in fatto di sensibilità ambientale. Il capoluogo, infatti, si colloca solo a metà classifica, facendo rilevare appena il 14,6%. A commentare i risultati è lo stesso assessore Paladino: «Chiediamoci quanto ci costa l'emergenza rifiuti e quanto sono costretti a pagare i cittadini perché non si segue un percorso serio in fatto di spazzatura. La soluzione, secondo me, è semplice: sanzionare i Comuni che non osservano il decreto Ronchi. Oltre al danno di immagine incalcolabile per la città, diminuirebbero anche i costi a carico dei Comuni stessi e quindi dei cittadini». L'andamento del comprensorio provinciale, in ogni caso, lascia ben sperare. In aumento, dicevamo, molti Comuni, che si piazzano ben al di sopra della percentuale prevista dal decreto, come Vallo della Lucania (53,6), Sala Consilina (51,2), Castel San Giorgio (43,2) e Baronissi (40), mentre l'area più critica risulta l'Agro nocerino-sarnese. Se si eccettua Angri (36,4), infatti, si osserva un generale crollo delle percentuali. È il caso di Scafati, che fa registrare solo il 17%, di Cava de'Tirreni, che ottiene il 16, di Nocera Superiore (14,8) e di Nocera Inferiore, con appena il 9,2. Per non parlare di Pagani (3,8) e di Sarno, con addirittura lo 0,7%. Meglio, invece, se la passa il Cilento: oltre alle già citate Vallo della Lucania e Sala Consilina, bene anche Albanella (56), Polla (55), Auletta (52,4), Pertosa (52,1), Buccino (45,1) e Teggiano (40,1). Anche qui, tuttavia, ci sono zone "nere", come Montecorice (8,8), Centola (8), Perdifumo ed Ascea (7,6), Castellabate (6,6), Casal Velino (6,2), Laureana Cilento (4,1), Controne (3,6), San Gregorio Magno (1,5), Sant'Angelo a Fasanella (0,5) e Castelcivita (0,4).
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