Tu sei qui: CronacaProcesso ai tifosi aquilotti, si allungano i tempi
Inserito da (admin), mercoledì 18 febbraio 2004 00:00:00
Si sono costituiti parti offese, e come tali figureranno nel prossimo dibattimento, il Ministero dell'Interno, per l'Amministrazione della Polizia di Stato, ed i 13 agenti in servizio presso il Commissariato di Polizia locale, impiegati per il servizio d'ordine in quel terrificante incontro di calcio Cavese-Catania dell'8 febbraio del '99. Una gara iniziata in maniera tragica con il ferimento dell'allora 19enne Paola Raia, colpita al volto da un razzo, esploso al momento dell'ingresso in campo delle due squadre. Ieri mattina, a Cava, presso la sezione distaccata del Tribunale di Salerno, il giudice ha rinviato l'udienza al prossimo 11 maggio, quando dovranno comparire in aula 13 tifosi della Cavese, tutti rinviati a giudizio per gli scontri scoppiati al termine della partita del campionato di C2, gara trasmessa sui teleschermi nazionali di Rai Sat e caratterizzata da scene di guerriglia tra sostenitori aquilotti ed agenti di Polizia. A causare lo slittamento di data, l'indisponibilità di uno degli avvocati difensori. Si allungano, così, i tempi del processo, che si riferisce a fatti verificatisi ben 5 anni fa. Lo scorso novembre, il Gup Vittorio Perillo, dopo aver ascoltato in aula il pm ed il collegio difensivo, rappresentato da Giovanni Del Vecchio, Marco Salerno e Roberto Lanzi, aveva deciso di avviare il procedimento giudiziario per 13 tifosi della Cavese, imputati con l'accusa di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento. Si tratta di Alfonso Marzano, 23 anni; Domenico Cardamone, 26; Bruno Lambiase, 28; Gerardo ed Antonio Lamberti, 32 e 31 anni; Giuseppe Errico, 38; Antonio Senatore, 27; Carmine Antonelli, 25; Raffaele Bisogno, 34; Fabio Adinolfi, 27; Daniele Sorrentino, 28; Fancesco Siani, 34; Luigi Senatore, 29 anni.
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