Tu sei qui: Cronaca"Primavera Metelliana", Festa della Musica
Inserito da L’Ufficio Stampa, Olga Chieffi (admin), lunedì 20 giugno 2005 00:00:00
Dopo il successo di critica e pubblico riscosso dalla performance dell'"Ensemble Galione", diretta dal M° Adiutore Loffredo, e del coro "Free Voices", preparato da Raffella Albino, martedì 21 giugno, alle ore 20.30, nella Biblioteca Comunale di Cava de'Tirreni, si chiuderà la "Primavera Musicale Metelliana", promossa dall'Associazione "Claudio Monteverdi-Antonio Galione", in occasione della "Festa della Musica". Si esibiranno i valenti e talentuosi giovani dell'Associazione Monteverdi, attraversando diversi generi musicali, dal classico al musical, dall'opera lirica alla canzone napoletana. Aprirà la serata il pianista Giuseppe Lazzazzera, con tre brani dalla suite spagnola op.47 di Isaac Albéniz: Granada, con il suo tema delicato presentato in apertura e la seconda sezione con la dolcissima e melanconica linea influenzata dal cante hondo, nella sua oscillazione tonale; Cataluna, un brano gustoso di sapore innegabilmente andaluso; il celebre Asturias, con quel suo avvio claustrofobico e lirico in un tempo, incorniciante una pagina di allucinata bellezza nel più puro stile flamenco. Seguirà un primo intervento della cantante Barbara D'Angelo, che proporrà due song tratti dal mondo del musical: "Somewhere" da West Side Story di Bernstein e "Memory" da Cats di Webber, prima di omaggiare la romanza da salotto, con la melodia di Paolo Tosti "Non t'amo più". Il duo lascerà il testimone al pianista Giovanni Lucibello, che eseguirà Suggestione diabolica op.4 n°4 di Sergej Prokofiev, caratterizzata da un ritmo incessante di accordi dissonanti ribattuti velocemente, cui si sovrappongono ossessivamente un breve frammento melodico ed un disegno percussivo dei bassi, che con il primo sembra instaurare un dialogo a mo' di duetto. Nell'introduzione di questo pezzo, Prokofiev "gioca" con l'intervallo di quarta eccedente, detto comunemente tritono, il famoso "diabolus in musica", scherzando sarcasticamente con questo intervallo proibito, sul quale ha costruito questa sorta di sabba infernale. La seconda parte del programma sarà inaugurata dal soprano Rosa Senatore, accompagnata da Giovanni Lucibello, che vestirà prima i panni di Susanna per l'aria "Deh! Vieni non tardar" e poi quelli di Cherubino per la sua seconda aria, "Voi che sapete", dalle Nozze di Figaro di Mozart, caratterizzata da quel cromatismo che è espressione di tenerezza. Salto nell'impressionismo francese con la tastiera di Giacomo Monco, che proporrà la Mazurka di Debussy, un breve pezzo composto con un semplice moralismo ed in una lineare forma ternaria, in cui ritroviamo in embrione il gusto per accordi ed accostamenti armonici inusuali e la tipica tendenza a staticizzare, soprattutto nella Coda, il movimento tematico e la Valse Romantique, pezzo giovanile ispirato al pianismo di Chopin, in cui leggiamo in nuce il Debussy successivo, in quella quartina ascendente in staccato. L'esibizione di Monco sarà sigillata da un'altra pagina della Suite Spagnola di Albéniz, Cadiz. Fantasia Napoletana con Barbara D'Angelo, che interpreterà "Io te vurria vasà" e "Core ‘ngrato", prima di ritornare al Novecento francese, con la Marche de Cocagne e Jeux de Gargantua da l'Enfance de Panatgruel di Erik Satie, eseguita dal duo pianistico formato da Maria Gesualdi e Giacomo Monco, per chiudere con la spiegata melodia dell'aria di Lauretta dal Gianni Schicchi di Puccini e la predizione di Liù a Turandot "Tu che di gel sei cinta", interpretata da Rosa Senatore. Ingresso libero.
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