Tu sei qui: CronacaPrefabbricati di S. Arcangelo, in rivolta i residenti
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 14 maggio 2002 00:00:00
Notificati ieri ai residenti dei prefabbricati di via Ido Longo, a Sant'Arcangelo, gli atti di pignoramento relativi alla morosità nel pagamento dei canoni di locazione dal 1995 ad oggi. E sempre ieri mattina, un gruppo di essi si è recato a Palazzo di Città per richiedere un colloquio con il sindaco Messina, al fine di trovare una soluzione immediata, tale da vanificare i decreti emessi dalla Pretura metelliana. La vicenda ha avuto inizio almeno un anno fa, quando a tutti gli assegnatari dei prefabbricati leggeri vennero recapitati dei solleciti di pagamento, con la possibilità di normalizzare la loro posizione versando gli arretrati in tre rate. Soluzione che evidentemente hanno ignorato. Nelle stesse condizioni potrebbero trovarsi molti degli assegnatari dei prefabbricati leggeri cavesi, 380 famiglie, non in regola con i pagamenti mensili. «Sono rammaricato - ha dichiarato l'assessore all'emergenza casa, Pasquale Santoriello (nella foto) - dalla piega che ha preso il caso. È una vicenda di competenza dell'assessore alle Finanze e Patrimonio comunale, Vincenzo Trapanese. Io posso esprimere solo delle valutazioni politiche e pratiche del tutto personali. Mi auspico sia possibile una rateizzazione maggiore, sempre che ci siano le condizioni, visto gli atti di pignoramento notificati. Comunque, consiglio agli assegnatari di mettersi in regola, giacché, per aver diritto ad una futura assegnazione di un alloggio popolare, la regolarità dei versamenti del canone di locazione è uno dei punti fondamentali richiesti». Condizioni di vita precarie, quelle che accomunano tutti i residenti dei prefabbricati leggeri. «Oggi non resta da fare altro - afferma Armando Milone, responsabile cittadino del Sunia, il sindacato degli assegnatari - che aiutare queste famiglie. Far sì che, oltre al danno di vivere in condizioni di disagio, non si aggiunga la beffa di vedersi pignorare i mobili e, fatto ancor più grave, di non poter partecipare a future assegnazioni di alloggi popolari. Come Sunia, proponiamo l'esonero dal pagamento per tutte le famiglie a reddito minimo e certificato, mentre per gli altri una rateizzazione che parta da almeno dodici quote». «Non è giusto - dice Carmela Adinolfi, assegnataria di prefabbricato - attuare due pesi e due misure. Non è giusto richiedere il pigione per degli alloggi impropri, non è giusto che ci notifichino degli atti di pignoramento, quando i prefabbricati pesanti sono stati donati agli occupanti».
LE CIFRE
Via Ido Longo, Sant'Arcangelo: 60 prefabbricati leggeri, dei quali 40 occupati, con circa 300 abitanti. Dei 60 alloggi provvisori, 20 sono stati abbattuti e le famiglie che vi risiedevano hanno trovato una soluzione autonoma oppure hanno usufruito dell'assegnazione di un alloggio popolare. Qui dovrebbero sorgere 88 alloggi popolari. Abitati 40 container da sfrattati, senza tetto e giovani coppie. Quanti avevano la condizione di terremotato l'hanno persa in seguito al mancato rientro, per diverse ragioni, negli alloggi ristrutturati con i fondi della 219.
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