Tu sei qui: CronacaPoliambulatorio, videosorveglianza più vicina
Inserito da (admin), venerdì 7 luglio 2006 00:00:00
Il confezionamento del pacco bomba e le impronte digitali lasciate sui cassetti e sugli scaffali degli uffici scassinati: sono questi gli indizi sui quali lavorano gli uomini della Scientifica del Commissariato di Polizia, per cercare di venire a capo del furto perpetrato la notte tra martedì e mercoledì presso il Poliambulatorio di via Gramsci. Al momento, la pista più accreditata resta quella dell'azione di balordi. Gli agenti sono convinti che il furto - i ladri hanno portato via solo il monitor di un computer - sia stato l'epilogo di un'azione vandalica messa a segno, con ogni probabilità, approfittando dell'euforia e dell'aria di festa che si respirava per le strade cittadine in concomitanza della vittoria della Nazionale.
Mentre la Polizia è al lavoro, si susseguono gli appelli alla sicurezza lanciati dai dipendenti della struttura che ospita i servizi di medicina territoriale. «Non è la prima volta - dicono - che accadono episodi del genere. Questa struttura doveva essere solo temporanea, in attesa della realizzazione del Palazzetto della Sanità. Purtroppo, così non è stato e ci troviamo costretti a lavorare in una struttura che non ha i requisiti idonei. Si tratta sempre di un prefabbricato, quindi le incursioni dei malintenzionati sono senza dubbio facilitate». Rassicurazioni giungono, invece, dal direttore sanitario del Distretto di Cava-Vietri sul Mare. «Le squadre di operai hanno provveduto nel giro di poche ore a riparare i danni alle porte di ingresso, in modo da garantire la totale chiusura della struttura ed evitare il rischio di nuove incursioni», spiega Pasquale Palumbo, questa mattina regolarmente al suo posto di lavoro.
Ma non basta. Già da qualche tempo, a causa dell'isolamento che gode la struttura, specie nelle ore notturne, si era ventilata l'ipotesi di dotare il Poliambulatorio di un sistema di telecamere a circuito chiuso. «Da tempo avevamo pensato a questa soluzione - precisa Palumbo - È evidente che questo episodio ci porta a stringere i tempi. Già da ieri abbiamo avviato le procedure per rendere fattibile questo progetto». L'attivazione di un sistema di telecamere sembra la scelta più azzeccata, anche in considerazione di quanto accaduto all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo". Dopo numerosi episodi di furti ed incursioni notturne, il presidio è stato dotato di telecamere a circuito chiuso. L'occhio telematico è stato predisposto nelle aree di ingresso e nei reparti, salvaguardando la privacy dei pazienti e degli utenti. «Le telecamere hanno rappresentato un valido deterrente contro i ladri - hanno spiegato i dipendenti - Negli ultimi mesi non si sono registrati più furti o episodi analoghi».
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