Tu sei qui: CronacaPmi: 180 miliardi per l'innovazione
Inserito da Il Denaro (admin), domenica 7 ottobre 2001 00:00:00
Scade venerdì 19 ottobre il termine per chiedere i contributi relativi all'avvio di nuove imprese o all'innovazione di imprese recentemente costituite, operative nel campo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. La somma a disposizione, secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2001 (legge n. 388/2000 art. 103), è di 180 miliardi di lire, provenienti dalla gara per l'assegnazione delle licenze Umts. Di tale somma, 140 miliardi di lire saranno destinati allo sviluppo di imprese costituite da meno di tre anni ed i restanti 40 miliardi alla promozione ed assistenza tecnica per l'avvio di nuove imprese. Le modalità per la richiesta degli incentivi sono contenute in un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 142/2001. Per concorrere all'assegnazione dei fondi le imprese già esistenti devono essere società di capitali, costituite da non più di tre anni dalla data di richiesta degli interventi. I soggetti proponenti devono dimostrare, inoltre, la capacità di far fronte agli impegni finanziari previsti dal programma. Le proposte devono riguardare lo sviluppo di prodotti e servizi nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, con particolare riferimento alle applicazioni di rete (web application), al software innovativo, allo sviluppo dei contenuti multimediali ed alla formazione interattiva a distanza. Per l'attuazione dei progetti è prevista la concessione di anticipazioni a soggetti intermediari, rappresentati da banche e società finanziarie per l'innovazione e lo sviluppo, accreditati dal Ministero delle Attività Produttive. Le anticipazioni sono concesse per il 50% dell'ammontare complessivo delle partecipazioni, ed in ogni caso non possono superare i 4 miliardi di lire per ogni singola iniziativa. L'acquisizione delle partecipazioni al capitale di rischio avviene attraverso la sottoscrizione di azioni o quote sociali di minoranza, di nuova emissione, non inferiore al 20% del capitale sociale. La cessione delle azioni deve avvenire entro sette anni dalla data di acquisizione. I progetti di promozione, assistenza tecnica e avvio di imprese innovative, in particolare nel campo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, possono essere presentati da università, enti di ricerca oppure organismi da essi promossi e comunque partecipati dai medesimi soggetti in misura complessiva non inferiore al 25%. Se al momento della presentazione del progetto il soggetto non è ancora costituito, il programma dovrà essere presentato da un soggetto promotore, delegato formalmente da tutti i soggetti che faranno parte della compagine sociale che andrà a costituirsi (ovviamente, in questo caso dovranno essere fornite tutte le informazioni necessarie a verificare il possesso dei requisiti richiesti). Al soggetto promotore potrà essere chiesto di fornire adeguate garanzie in fase di accreditamento delle risorse, anche attraverso il ricorso ad apposita garanzia fideiussoria (bancaria od assicurativa) di importo corrispondente. Questi dovrà, inoltre, dimostrare preventivamente di possedere (o essere in grado di disporre di) risorse professionali e tecniche necessarie alla gestione ed al controllo del progetto. Non è consentito delegare a terzi o subappaltare la gestione e la responsabilità del progetto, ma è concessa la possibilità di avvalersi di strutture esterne per la realizzazione di alcune sue fasi. Cinque sono le categorie di azioni ammissibili a finanziamento. È importante ricordare che il costo di eventuali azioni che prevedano la concessione di aiuti diretti alle imprese (questa ipotesi è possibile solo se le imprese sono piccole e medie) non può superare il 30% del costo totale del progetto; quello delle attività di progettazione, gestione e monitoraggio del progetto non può superare il 5% delle spese totali. Il costo complessivo dell'iniziativa deve essere compreso in 5 miliardi di lire ed i destinatari dell'azione devono contribuire in proprio alla realizzazione dei singoli interventi.
La valutazione dei progetti sarà effettuata in base ai seguenti criteri:
- qualità del progetto, giudicata in base al livello di innovatività dell'intervento, al grado di partecipazione finanziaria del soggetto proponente ed agli interventi volti a realizzare i risultati di ricerche (massimo trenta punti);
- caratteristiche del soggetto proponente, individuate in base alla struttura organizzativa dedicata alla realizzazione del progetto, alle figure professionali coinvolte, all'esperienza nel settore di intervento, al numero di università ed enti di ricerca coinvolti (massimo cinquanta punti);
- impatto sui destinatari, in relazione alla loro operatività (anche territoriale) nel campo delle tecnologie (massimo venti punti).
I rapporti tra il Ministero delle Attività Produttive e i soggetti attuatori selezionati saranno regolati da un'apposita convenzione, che stabilirà, tra l'altro, le modalità di trasferimento delle risorse. All'atto della stipula della convenzione il Ministero verserà un acconto al soggetto attuatore pari al 15% dello stanziamento. I pagamenti intermedi, fissati in numero e tempi sulla base dell'attuazione del progetto, saranno effettuati dal Ministero sulla base di apposite domande predisposte dal soggetto attuatore, con riferimento a spese effettivamente sostenute e documentate, fino al 95% delle risorse stanziate. Il pagamento a saldo, infine, viene eseguito previa presentazione di apposita relazione finale di esecuzione.
Le richieste di contributo dovranno essere presentate entro venerdì 19 ottobre, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno e secondo la modulistica standard prevista dal ministero, al seguente indirizzo: Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato Dg.C.I.I. - Via del Giorgione 2b - 00147 Roma. Sulla busta dovrà essere riportata la dicitura: «Progetti per l'attuazione degli interventi di cui all'art. 1, comma 1, lettera a) del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2001». Alla domanda di finanziamento dovrà essere allegata una presentazione del soggetto proponente (con particolare riguardo alla struttura organizzativa e all'esperienza maturata nel settore di riferimento) e del progetto (con l'indicazione del tipo di azioni da intraprendere, delle motivazioni alla base dell'intervento, del contesto di riferimento e della relativa analisi dei suoi punti di forza e di debolezza, degli obiettivi e delle finalità da perseguire, della durata dell'intervento, dei risultati attesi, e con la descrizione analitica degli aspetti, sia gestionali che tecnici, legati all'attuazione dell'intervento). Una tabella finanziaria dovrà, infine, indicare il costo totale (ripartito per anni) della quota a carico dei privati e della quota pubblica.
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