Tu sei qui: CronacaPiazza Abbro, giorni decisivi per l'ok ai lavori di restyling
Inserito da (admin), giovedì 17 luglio 2014 00:00:00
Giorni decisivi per il futuro dei lavori di riqualificazione in Piazza Abbro. Infatti, entro fine settimana dalla Sovrintendenza si potrebbe sapere qualcosa in più sulla sorte dei vari cunicoli risalenti alla seconda guerra mondiale, utilizzati dai cavesi per ripararsi dalle bombe e che sono emersi nel corso dei lavori di restyling dell’area antistante il Palazzo di Città.
Mentre martedì sono ricominciati i lavori di scavo nel tratto compreso tra il monumento ai caduti e l’entrata laterale della Concattedrale di Sant’Adjutore con l’obiettivo di avere una visione completa della Piazza e ricostruire la mappa dei rifugi antiaerei, ieri mattina sul posto sono giunti nuovamente i tecnici e gli esperti della Sovrintendenza, i quali hanno eseguito un accurato sopralluogo.
«Al momento - ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici del Comune metelliano, Tania Lazzerotti, anch’essa presenta ieri mattina insieme all’architetto Carmine Avagliano, responsabile dei lavori - non c’è ancora nulla di definito, poiché dalla Sovrintendenza preferiscono avere un quadro della situazione più completo possibile prima di esprimersi in merito. Sicuramente entro fine settimana l’architetto Fausto Martino, funzionario della Sovrintendenza che ha competenza su Cava de’ Tirreni, presenterà un dettagliato report al Sovrintendente Gennaro Miccio e soltanto a quel punto potremmo sapere qualcosa in più».
A quanto pare, però, l’orientamento della Sovrintendenza al momento sarebbe quello di preservare almeno il cunicolo emerso in Piazza Abbro nei pressi del Palazzo del Giudeo, poiché è il segmento rimasto perfettamente conservato sotto terra. Quello che è stato portato alla luce da qualche giorno dinanzi al monumento ai caduti invece versa in pessime condizioni. Nello specifico, il cunicolo meglio conservato sarebbe anche pavimentato e dotato di sedute ai lati. In buone condizioni c’è anche il cunicolo scoperto nei pressi dell’entrata laterale del Palazzo di Città. A quanto pare, sotto l’aiuola si nasconderebbe anche una stanza di circa venti metri quadri, utilizzata durante le operazioni belliche per preservare i residenti della zona dai danni derivabili da schegge e materiali vari.
Intanto, proprio per evitare di andare incontro a “spiacevoli” sorprese nel corso dell’esecuzioni di importanti lavori pubblici, nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale metelliana, di concerto con la Sovrintendenza, ha inteso effettuare una ricognizione tramite un’apparecchiatura georadar, con l’obiettivo proprio di verificare la presenza di ulteriori manufatti nel sottosuolo.
Se nel tratto iniziale di Viale Marconi il georadar ha segnalato la presenza nel sottosuolo di un manufatto sospetto, molto probabilmente un altro segmento di cunicolo, che però data la profondità in cui si trova non incide sull’esecuzione dei lavori di riqualificazione, in Piazza San Francesco (l’area che nei prossimi mesi sarà interessata da un intervento di riqualificazione con la realizzazione di due piani di parcheggio interrati), non è stato rilevato alcun manufatto. Infatti, i bunker che sicuramente a cavallo tra il 1941 ed il 1942 sono stati costruiti in loco, sarebbero stati eliminati durante i vari rifacimenti della Piazza.
Valentino Di Domenico
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