Tu sei qui: CronacaPetrosino, l'unico manager salvato
Inserito da (admin), martedì 3 gennaio 2006 00:00:00
Umberto Petrosino, 41enne commercialista di Pagani, amministratore dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo metelliana, da alcuni giorni detiene un record invidiabile: è l'unico dirigente a non essere stato sostituito dalla Regione nel tourbillon delle nomine che interessano il settore del turismo. Petrosino non nasconde la sua soddisfazione: «Non conosco le motivazioni che hanno indotto la Regione a confermami in questo prestigioso incarico. Credo si sia voluto dare un segnale di continuità, anche per il buon lavoro svolto». E nel segno della continuità «lavoreremo ancora - chiarisce Petrosino - per rilanciare la città, in sinergia con il Comune, anche all'estero. Saremo presenti alla fiera turistica di Berlino nel prossimo mese e collaboreremo con altre strutture che operano nell'Agro nocerino per ampliare il raggio d'azione dell'Azienda di Soggiorno e Turismo metelliana. Tutto questo per ampliare l'offerta turistica che deve interessare il periodo medievale ed il filone religioso». Umberto Petrosino è al suo secondo mandato (prima di lui a dirigere l'Aast cavese Franco de Ciuceis). L'ultimo presidente prima dell'avvento dei commissari regionali fu il compianto Enrico Salsano, che tanto si prodigò per la città. Il 24 marzo del 1993 il suo mandato terminava. Alla convocazione dell'ultimo Consiglio di Amministrazione risposero solo tre dei vecchi consiglieri superstiti, la cui nomina risaliva al 1977: Enzo Baldi, Tommaso Gallo e Salvatore Senatore, il presidente del collegio dei sindaci, Carmine Siani, ed il direttore, Raffaele Senatore. Fu una data storica, in quanto con decreto legge del 18 gennaio 1993 erano stati dichiarati decaduti tutti gli organi amministrativi per fine mandato. L'Azienda metelliana è una delle più antiche: fu costituita il 7 febbraio del 1929, quando il prefetto di Salerno, De Biase, firmò il decreto che sanciva la composizione del comitato dell'Azienda Autonoma della stazione di cura, soggiorno e turismo della città di Cava de'Tirreni. Poi nel 1934, alla fine del mese di novembre, un altro decreto ministeriale trasformava l'azienda in "stazione di soggiorno", appellativo che conserva ancora oggi.
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