Tu sei qui: CronacaPetrillo non si fa intimorire
Inserito da (admin), mercoledì 25 giugno 2003 00:00:00
Pasquale Petrillo scioglie finalmente il silenzio, commentando il momento politico e l'atmosfera di crisi che sta attraversando la città. Vede nell'azione di Messina un punto forte per il futuro di Cava. È lui l'uomo del Palazzo. Responsabile dello staff del sindaco, ex democristiano della sinistra di base, fondatore di "Confronto", traghettatore del movimento in Forza Italia, ne detta il cammino. Dopo il presunto attentato - l'auto bruciata sotto casa del suocero - non ha battuto ciglio e freddamente ha dato una sua valutazione. Che significato ha dato all'episodio dell'incendio dell'auto? «Se è stato un corto circuito, come da qualche parte è stato valutato, allora l'allarme è stato ingiustificato ed è servito solo a dare della città un'immagine negativa, non rispondente al suo grado di civiltà ed alla sua storia. Sono convinto che, come sostiene il sindaco, Cava è e resta un'oasi felice». E se fosse stato doloso? «Se lo è stato, certamente non ha senso ricorrere a forze malavitose. La storia di questi anni ha registrato già altri episodi. Sono frutto di gesti insani di squilibrati, che hanno ritenuto di alzare la voce, ma che non turbano la vita di una comunità laboriosa». Se fosse un messaggio mirato e preciso? «Certamente non dovrei essere io il bersaglio, ma il sindaco. Dovrei dedurre, se lo fosse, che il sindaco, con la sua azione in nome della legalità, della trasparenza e della coerenza, ha colpito qualche interesse. Ma certamente non saranno queste intimidazioni a far desistere Messina, e quanti con lui collaborano, a perseguire lungo il cammino che abbiamo indicato alla città. Il sindaco ed il suo staff sono al loro posto». Il clima politico-amministrativo è surriscaldato. Quanto influisce il procedere a colpi di numeri in Consiglio comunale ed in Commissione? «Premesso che come maggioranza ricerchiamo il dialogo ed il confronto, riteniamo anche che la città ci ha affidato il consenso perché potessimo decidere. Tuttavia, sui vari episodi, in questi giorni abbiamo registrato una forte solidarietà ed una condanna ferma degli episodi stessi. Ciò è la conferma del senso di responsabilità delle forze politiche e dello spessore culturale e morale degli uomini e degli stessi partiti». In un momento così difficile, come ha reagito l'istituzione? «C'è stato un afflato corale. Abbiamo sentito forte il senso della democrazia e della solidarietà, ma soprattutto la volontà forte ed unanime di non volersi e non doversi fermare. La violenza si vince con l'azione onesta, trasparente e fortemente legale. Ed a Cava esistono uomini e risorse per combattere quanti ritengono il sopruso un diritto». Ma sul Difensore civico, istituto di garanzia, ha deciso il manuale Cencelli...«La nomina rientrava nelle prerogative della maggioranza. Abbiamo individuato un giovane attento e preparato».
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