Tu sei qui: CronacaPestaggio per l'elemosina, feriti due rom
Inserito da (admin), mercoledì 23 gennaio 2008 00:00:00
Calci e pugni sferrati con forza per difendere il territorio: ieri mattina è finita con due feriti ed altrettante denunce una rissa scoppiata tra rom nei giardinetti a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Alla base dello scontro ci sarebbe la "spartizione" del territorio, o meglio, la tutela di un determinato tratto di marciapiede dove il gruppetto di rumeni sono soliti chiedere l'elemosina. Dopo giorni di avvertimenti ed intimidazioni, è arrivato il regolamento di conti.
L'aggressione si è consumata poco prima di mezzogiorno. A quanto si è appreso, due rumeni, la madre ed il figlio di circa 20 anni, sono stati avvicinati da tre loro connazionali, che hanno usato subito le maniere forti, colpendo ripetutamente i "rivali" con calci e pugni, che hanno causato la caduta a terra della donna e vistose ferite al volto del giovane. Alcuni passanti hanno avvertito il 113. Sul posto è giunta immediatamente una pattuglia della Polizia di Stato, diretta dal vicequestore Pietro Caserta, insieme all'ambulanza della Croce Bianca, richiamata dal vicino presidio Saut. Mentre il medico del 118 ed i volontari della Croce Bianca prestavano le prime cure, gli agenti hanno cercato di ricostruire il tutto, non senza difficoltà, vista la ritrosia con cui le stesse vittime hanno fornito dettagli sull'aggressione.
«A picchiarci sono stati dei cavesi - hanno ripetuto sulle prime madre e figlio con il volto ancora insanguinato - Da giorni ci avevano puntato». Diversa la ricostruzione della Polizia. Sulla base dei primi accertamenti, gli agenti avrebbero ricostruito il vero movente. Secondo gli investigatori, i due rumeni sarebbero stati aggrediti da loro connazionali (si parla al momento di tre uomini) per motivi legati alla "spartizione" del territorio. I due sarebbero stati colpiti da calci e pugni e non sarebbe stata utilizzata alcuna arma o oggetto contundente. Nella stessa mattinata mamma e figlio sono stati accompagnati all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi", dove i sanitari li hanno medicati e dimessi con una prognosi di 10 giorni.
Le indagini sono tuttora in corso. I rom presunti responsabili dell'aggressione sono passibili di denuncia. Ulteriori accertamenti a loro carico sono in svolgimento per verificare la loro posizione nei confronti della legge. Non è il primo episodio che si verifica in città. L'estate scorsa gli agenti della Polizia Municipale, diretti dal comandante Filippo Meluso, e lo stesso assessore alla Sicurezza e Viabilità, Alfonso Senatore, misero in atto un vero e proprio blitz nella zona del vecchio velodromo per sgomberare un'area destinata ai campeggiatori, di fatto occupata da campi rom.
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