Tu sei qui: CronacaPeppe Civale al "Palco libero al Trianon"
Inserito da La Redazione (admin), venerdì 14 settembre 2012 00:00:00
Il teatro della canzone napoletana apre le porte a Giuseppe Civale. Martedì 18 settembre, alle ore 21.00, l’artista di Cava de’ Tirreni si esibirà al Teatro Trianon di Napoli (sito in Piazza Vincenzo Calenda, n. 9), nell’ambito de “Palco libero al Trianon”, la rassegna musicale che dà spazio alle formazioni indipendenti campane, coordinata da Gennaro Pasquariello in collaborazione con il MEI (Meeting degli indipendenti di Faenza) e presentata da Antonio Silva.
L’appuntamento, ad ingresso libero, rientra nel cartellone de “Il Tenco ascolta”, il noto appuntamento di scouting con cui il Club Tenco (con la partecipazione di Enrico de Angelis, Antonio Silva e Annino La Posta del Premio Tenco) invita alcuni nuovi talenti, selezionati tra le centinaia di persone che ogni anno inviano il proprio materiale alla segreteria, ad esibirsi in vari luoghi d’Italia per farsi meglio conoscere sia dal pubblico che dal Club stesso.
E durante la serata di martedì 18, che costituisce una tappa del ricco cartellone del programma di settembre, il cavese Peppe Civale si esibirà dinanzi a prestigiosi “osservatori”, tra cui: Peppe Vessicchio, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra; Renato Marengo, giornalista di RadioRai; Maria Cristina Zoppa, giornalista di Wr8 (webradio della Rai); Fabrizio Galassi, giornalista e responsabile delle relazioni esterne dell’agenzia di distribuzione digitale Zimbalam; Jonathan Giustini, giornalista dell’agenzia di comunicazione Carta da musica; Giordano Sangiorgi, patron del MEI.
Peppe Civale ha studiato pianoforte al Conservatorio. Finalista del “Lennon Festival”, con il brano “Francesco, un angelo” è giunto terzo al Premio Lunezia 2012, dove si è aggiudicato anche il premio speciale “The Place Performance Live”. Con il singolo “Il mondo che vuoi” ha invece ottenuto il premio per il miglior testo al “Live Song Festival” 2012 di Traversetolo (Pr).
Ma chi è Giuseppe Civale? Conosciamolo meglio attraverso le sue parole. «Dai 7 ai 17 anni ho studiato il piano. Tutto come si deve, esami in Conservatorio e qualche concorso in giro per l’Italia. Poi una novità: scrivo la mia prima canzone. Il risultato non mi dispiace, ma metto tutto nel cassetto e vado avanti. Maturità, laurea, lavoro, musica e libri a tutto spiano. Nelle pause una canzone e poi un’altra e poi un’altra».
Una passione mai dimenticata, quindi, portata avanti nel corso del tempo. «Passano gli anni e mi sembra di migliorare la capacità compositiva e la qualità della scrittura dei testi. Cresce, in effetti, ciò che credo sia la cosa più importante per uno che vuole fare il cantautore… cresce l’uomo». Ma qual è stato il momento propizio? «Capita, una notte, di scrivere una canzone. Si intitola “Cosa”: la giro e la rigiro e mi sembra proprio buona. L’ennesima. Così mi decido. E’ il 2006 e con un piccolo, ma capace editore di Salerno, Tino Coppola, partiamo col progetto. Non è niente facile, ancora anni di sofferenza e di pazienza, ma lui sa come si fanno le cose e conosce quelli bravi: arrangiatori e musicisti di prim’ordine, i fratelli Baldino, Vittorio Riva, Dario Deidda, Carlo Fimiani, Giuliana Soscia, Marco Parisi. Le canzoni piacciono a tutti ed ognuno dà il meglio di sé, sentendosi parte del progetto».
«Comincio - continua Civale - anche a studiare canto sul serio ed approdo, a settembre del 2010, alla scuola di Loretta Martinez. Lavoro con Domenico De Cristofaro, tecnica vocale, e Paolo Cresta, interpretazione. Anche Loretta si affeziona molto al progetto fino al punto di lavorare insieme a tutti i brani e, a settembre 2011, di accompagnarmi in studio in veste di vocal coach».
Questa, fin qui, la storia recente di Peppe Civale. Il suo crescente successo lo scriverà a breve. Lui è carico e determinato in questo: «L’album, dieci canzoni, è pronto. E sono pronto anch’io. Si va ad incominciare».
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