Tu sei qui: CronacaPellegrinaggio odissea, fedeli bloccati all'Avvocata
Inserito da (admin), mercoledì 3 giugno 2009 00:00:00
Le condizioni meteorologiche proibitive di questi ultimi giorni non hanno intimorito i fedeli, che anche quest’anno, nel giorno della festa di Maria Santissima dell’Avvocata, si sono recati numerosi in pellegrinaggio al Santuario sito nella zona montuosa tra Maiori e la Vallata metelliana.
Nonostante la pioggia incessante ed il forte vento, il tradizionale appuntamento religioso si è svolto lunedì scorso secondo il classico rituale, ma si è poi trasformato per alcuni in una spiacevole disavventura, per fortuna a lieto fine.
Dopo la solenne messa sul sagrato del Santuario, celebrata dall’Abate Benedetto Chianetta, si è svolta la consueta processione. Ed è a quel punto che sulla zona è calata una fitta nebbia, tale da impedire ai fedeli di vedere anche a brevissima distanza.
Tutto ciò ha comportato l’impossibilità di levarsi in volo da parte dell'elicottero che i fedeli avevano prenotato per il ritorno a casa. Mentre alcuni pellegrini hanno preferito riprendere la marcia a piedi, altri, circa una cinquantina tra anziani, donne e bambini, hanno trascorso la notte nella Chiesa dell’Avvocata e nei locali antistanti, dormendo sulle cassapanche, sulle brande e persino a terra.
Immediata l’attivazione dei soccorsi. Protezione Civile, Carabinieri, Forestale e Vigili del Fuoco hanno sinergicamente cooperato per il recupero dei poveri sventurati. In prima battuta i volontari della Protezione Civile sono arrivati al piazzale della cappella vecchia con mezzi terrestri e, dopo un’ora e mezza di cammino, hanno raggiunto i pellegrini accampati nella chiesa, rifornendoli di viveri e generi di prima necessità, tra cui aspirine e tachipirine per le persone influenzate.
Successivamente i Vigili del Fuoco hanno accompagnato sul posto un dottore della Guardia Medica di via Guerritore. Intanto, il maltempo imperversava, impedendo nuovamente l’arrivo dell’elicottero. I soccorritori hanno così iniziato ad organizzare il trasferimento delle persone dalla cappella nuova a quella vecchia: circa due ore di cammino tra sentieri ripidi e fangosi.
Solo dopo le 14.45 di ieri l’elicottero è riuscito ad alzarsi in volo, malgrado il persistere di pioggia e vento, ed a raggiungere i pellegrini. Dalle 18 in poi le persone sono state trasportate a valle a gruppi di 6 con voli ravvicinati. Così, verso le 19.30, erano tutti finalmente tornati a casa, restituendo serenità ai familiari in ansia.
Insomma, una vera e propria odissea. Complessivamente buone le condizioni generali di tutti gli sfortunati protagonisti del pellegrinaggio. Necessario il ricorso alle cure mediche solo per un uomo che si è procurato una frattura al piede durante la discesa, affrontata in compagnia del suo nipotino.
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