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Cronaca

Paura al centro, crepe nei palazzi

Inserito da (admin), martedì 17 giugno 2003 00:00:00

Dalla rabbia alla paura, dalle proteste alle preoccupazioni. La demolizione di un vecchio stabile in via Nigro, avvenuta mercoledì scorso, ha provocato proteste e polemiche tra i residenti della centralissima strada metelliana, soprattutto per la polvere che ha invaso le abitazioni confinanti con il vecchio palazzo. Negli ultimi giorni, però, la situazione è precipitata. Alcuni residenti hanno riscontrato nelle proprie abitazioni la presenza di crepe nelle pareti perimetrali. Le proteste, quindi, si sono trasformate in paura ed alla semplice segnalazione del disagio dovuto alla polvere, alzatasi durante l'abbattimento, che ha invaso le abitazioni circostanti, è seguito, ieri pomeriggio, un esposto al Comune per segnalare i danni e chiedere un immediato intervento dell'Ufficio Tecnico. Uno dei proprietari delle abitazioni lesionate denuncia modi e metodi usati nei lavori. «L'abbattimento dello stabile - afferma Giuseppe Salsano - ha provocato delle forti vibrazioni, che hanno accentuato vecchie ed innocue crepe nelle pareti della mia abitazione. Non vorrei che fossero interessate anche le strutture portanti del mio palazzo. Ecco perché noi residenti richiediamo una verifica tecnica. A quanto mi è dato conoscere, anche altre abitazioni in via Nigro hanno subito un medesimo danno». Nei giorni successivi all'abbattimento, i residenti si sono mobilitati a causa dei disagi arrecati dalla polvere, che ha invaso tutte le abitazioni limitrofe e le auto parcheggiate nella zona. Una segnalazione, firmata da tutti i residenti di via Nigro e di via Felice Parisi, è stata inviata al sindaco ed in copia anche ai proprietari dello stabile ed alla ditta che stava effettuando i lavori. Le proteste, oltre alla polvere, riguardavano anche altri aspetti. Ieri pomeriggio, poi, è partita una nuova segnalazione, ben più preoccupante. Alfonso Laudato, assessore alla Sicurezza, così commenta: «Aspetto di conoscere dettagliatamente i fatti e le abitazioni interessate dalle lesioni. Questa Amministrazione si è sempre mostrata sensibile alla sicurezza dei cittadini ed anche in questo caso specifico, se confermato, non esiterà ad attivare tutti gli strumenti tecnici per far fronte a tale anomala situazione. Non è arrivata ancora alcuna segnalazione, ma un fatto del genere merita attenzione e controlli capillari. Se questa notizia è fondata, non esiteremo ad attivare il nostro Ufficio Tecnico, per i rilievi e per adottare le relative misure di sicurezza». Il progetto su1la zona di via Nigro prevede che il sito dove sorgeva il vecchio palazzo sia trasformato in un'area verde, con la ricostruzione, poco lontano, dello stabile. «Non è possibile che avvengano fatti del genere - si lamenta Francesco Palazzo - e per di più in pieno centro, senza che le autorità ne siano a conoscenza e che nessun controllo sia stato effettuato. La nostra zona è stata dimenticata. Per questo, ma anche per quanto riguarda l'ordine pubblico ed il quieto vivere quotidiano». «Le proteste sono legittime - conclude Alfonso Laudato - però voglio assicurare i residenti della zona che l'Amministrazione prenderà tutti gli accorgimenti del caso. Ricordo a tutti i cittadini che il nostro impegno primario è quello di dare un volto nuovo alla città, sanando vecchie condizioni di degrado. La zona interessata si trova proprio nel centro cittadino. Le proprietà private riceveranno una notevole rivalutazione».

I RESIDENTI: «MAI INFORMATI DEI LAVORI»

Disagi e paura: sono state giornate d'inferno per i residenti della zona. Prima i lavori che hanno messo in difficoltà chi abitava nei palazzi prospicienti, poi la brutta sorpresa delle crepe scoperte in alcuni edifici. «Siamo stati costretti - afferma Francesco Palazzo, primo firmatario dell'esposto - a chiudere porte e finestre, a buttare del cibo ed a ripulire le nostre case dalla polvere. I lavori, inoltre, sono stati effettuati oltre l'orario consentito, senza che i residenti ne fossero informati, né il materiale di risulta è stato innaffiato per evitare l'alzarsi della polvere».

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