Tu sei qui: CronacaPatto Territoriale, Senatore stronca Messina
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 26 giugno 2003 00:00:00
«Condivido in pieno quello che ha detto il sindaco di Maiori, Della Pietra, a proposito del Patto Territoriale "Cava - Costa d'Amalfi"»: a parlare è l'avvocato Alfonso Senatore, consigliere provinciale di Alleanza Nazionale e membro del Coordinamento di "Polis", associazione guidata da Enzo Gallo, ex assessore metelliano. Avvocato Senatore, cosa ne pensa del Patto? «Il Patto sta diventando un fallimento per colpa di chi ha responsabilità di gestione. Il Patto era e rimane un'opportunità, ma purtroppo una gestione scellerata sta dando risultati disastrosi. Per quel che riguarda Cava de' Tirreni, posso dire che chi gestisce la città sta dimostrando una grande incapacità ed incompetenza. Messina dice di non sapere nulla del Patto. Non capisco il senso delle sue affermazioni, visto che continua a far parte del Consiglio di Amministrazione. Con un colpo di mano, Messina fece estromettere l'ex sindaco Fiorillo, poi dovette rassegnare le dimissioni per incompatibilità. Dimissioni però, e questo è molto strano, che non sono state mai ratificate, con le conseguenze che tutti possono trarre e con il solo beneficio, suppongo, per le tasche del primo cittadino cavese. Non si sa, dunque, che fine abbiamo fatto le sue dimissioni. Allo stato dei fatti, egli è partecipe di questa gestione. E Messina dovrà rendere conto anche di questo alla sua città». Messina sta cercando, in fretta e furia, di aprire bandi di concorso per usufruire dei finanziamenti che, però, servivano per aiutare le imprese private...«Quello che sta succedendo con le opere pubbliche è scandaloso. Si parlava dell'ex Pretura da trasformare in un Centro Congressi per favorire flussi turistici commerciali a Cava, ma anche questo progetto sembra caduto nel dimenticatoio. A ciò si aggiunge il malcontento popolare, sfociato in atti contro il sindaco e contro chi è a lui vicino, inconsulti e deprecabili, ma che poi diventano comprensibili alla luce dell'operato di chi amministra la città. Sono molto preoccupato. Sono convinto che le cose finiranno molto male, dal punto di vista politico, per Messina e per Cava. Parlavamo dell'ex Pretura, ma potrei elencare tante altre opere, come le strade rurali, l'illuminazione, il "Patto Verde" e l'area mercatale». A proposito di area mercatale, Messina ha redatto il bando di gara...«Il problema è un altro. Gli incompetenti che gestiscono il Patto dimenticarono addirittura di inserire questa voce nel Bilancio preventivo del 2002. Nel giugno del 2002, poi, dovettero correre ai ripari. Tutto ciò la dice lunga sulle presunte competenze amministrative dell'Amministrazione Messina. Il bando per l'area mercatale doveva partire nel 2001, non con ben 2 anni di ritardo. Quello che si poteva fare tanto tempo prima diventa ora difficile. Si sta cercando di tappare le falle, ma queste ormai sono davvero troppe». L'assessore provinciale Giordano sostiene che si sta facendo solo polemica politica, ma poi dice che non è tenuto a conoscere le questioni del Patto. Qual è la sua opinione in merito? «L'assessore Giordano, a mio avviso, sbaglia per il semplice motivo che lui è uno degli artefici dei Patti Territoriali. Uno dei promotori che, per la sua attività, viene anche ben remunerato. E' chiaro che la responsabilità non può che essere anche sua, visto che pure la Provincia di Salerno è impegnata, come Ente, in queste nuove occasioni di lavoro, che si stanno dimostrando, invece, occasioni solo per i soliti approfittatori». A questo punto, cosa potrebbe accadere? «Sono convinto che prima o poi interverranno, così come capita di sovente in queste operazioni che diventano poco chiare, anche gli organi giudiziari. Spesso questi Patti diventano degli inutili "carrozzoni" per gli addetti ai lavori ed i soldi stanziati molte volte vanno a beneficio di pochi. Ci vuole chiarezza. I gestori devono relazionare su chi è stato finanziato, sul come, sul perché ed in base a quali criteri».
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