Tu sei qui: CronacaParco Schwerte tra lavori ed inciviltà
Inserito da (admin), lunedì 10 ottobre 2011 00:00:00
Non molte settimane or sono, pur non essendo profeti, avevamo lanciato un secondo S.O.S. per lo stato d’abbandono in cui è lasciato, non solo nottetempo, il massimo polmone verde cittadino dell’area nord della nostra amata Città, il Parco Schwerte, che i cavesi che non si vogliono erudire individuano ancora col sinonimo di “villa nuova”, cinta da Via Vittorio Veneto, Viale Degli Aceri e Via Clemente Tafuri. Il Sindaco Marco Galdi, certamente per tacitare le pressanti richieste dei cittadini, alle 10.00 di sabato 2 luglio corrente anno, attorniato da uno stuolo di residenti ed amministratori, dopo lunghi lavori di rifacimento, seppur incompleto negli arredi, nella non apertura del “punto ristoro” e dei servizi igienici ed in assenza di vigilanza, nell’inaugurarlo e restituirlo alla pubblica fruizione, lo raccomandò alla cura dei frequentatori; parole al vento!
Da mesi siamo destinatari di ogni sorta di segnalazione da parte di quanti quotidianamente frequentano il parco e noi, con i mezzi a nostra disposizione, quale la novella ed unica televisione cittadina, Quarto Canale Cava de’Tirreni (frequenza 666,00 MHZ, canale digitale 45, le frequenze variano a seconda del tipo di decoder installato), con sede in Via Della Repubblica, 12, la storica Radio New Generation (frequenza 936 MHZ), ubicata in Via Alcide De Gasperi, 4, le testate giornalistiche on-line, ilportico.it, cavanotizie.it e vivimedia.eu, e quelle della carta stampata, abbiamo dato la maggiore eco possibile alle giuste pretese cittadine.
Finalmente (seppur in parte) le pubbliche aspettative sono state ascoltate dalla civica amministrazione, la quale ha chiesto ed ottenuto dalla ditta esecutrice dei lavori la collocazione di altre 10 panchine, in ghisa e legno, in aggiunta alle 18 già posizionate lunghi i viali del parco, al costo di circa 320,00 euro cadauna, I.V.A. al 21% e trasporto compreso; sono stati posizionati anche altri 10 cestini per la raccolta dei micro rifiuti, assieme a 5 contenitori di maggiore capienza, da destinarsi a contenere i cartoni delle pizze, le lattine e bottiglie di birra e quant’altro “gli avventori” del parco, la sera di sabato e domenica, dopo aver consumato il tutto comodamente seduti sulle panchine, avevano il malcostume di abbandonare gli avanzi ed i vuoti delle bevande nei pressi dei piccoli cestini presenti nella malcapitata oasi verde, uno addirittura insistente nell’area giochi per i bambini. Oggi non dovremo più vedere cartoni di pizze, bottiglie e lattine (sebbene per quest’ultime è vitato l’asporto) accostate ai micro contenitori, come abbiamo visto fino a qualche settimana fa, poiché i rifiuti dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, essere lasciati nei cestini di maggiore dimensione.
Resta da direzionare meglio gli irrigatori delle aiuole, aprire il punto ristoro ed i servizi igienici per evitare che piccoli e grandi facciano la pipì, e non solo, lungo la siepe che costeggia la proprietà Del Buono, approfittando che tutta l’area è stata privata d’illuminazione, cosa che prima c’era, provvedere alla severa vigilanza dell’intero parco, poiché come calano le tenebre vi accade di tutto: alle 22,00 chiuderlo, per riaprirlo alle 08,00 del mattino successivo. Cosa accede? I viali sono divenuti piste da motocross e le panchine sono gli ostacoli da valicare o superare, tanto che nella notte fra giovedì e venerdì 6-7 ottobre 2011, un “ignoto inqualificabile centauro”, incoraggiato da giovani supporter, seppur redarguiti da taluni residenti, ha “frantumato” una delle 28 panchine, individuabile in quella posta alle spalle dell’altarino che accoglie la madonnina. 320,00 euro buttati al vento, oltre il lavoro d’installazione!
Ci è stato spiegato anche del perché della presenza delle nuvole di zanzare: le caditoie che raccolgono l’acqua piovana o quella degli irrigatori, non sono state dotate di sifoni, per cui l’acqua, stagnando, diviene fertile culla delle ostili zanzare. I fruitori del Parco Schwerte lanciano un ulteriore S.O.S. al Sindaco Marco Galdi affinché non consenta a pochi nostri “barbari” concittadini di distruggere i beni comuni, disponendo un’immediata severa vigilanza dei pubblici giardini, da svolgersi dall’apertura alla chiusura degli stessi, unica soluzione per salvaguardarli e non dover assistere al loro lento, ma costante degrado, considerato anche i soldini pubblici già spesi!
Livio Trapanese
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