Tu sei qui: CronacaParco Schwerte, distrutta un'altra panchina
Inserito da Livio Trapanese (admin), lunedì 7 novembre 2011 00:00:00
Non oltre tre settimane or sono, ci siamo assunti la responsabilità d’informare la cittadinanza di Cava de’Tirreni di quanto avveniva nel verde Parco Schwerte, posto a nord della Valle Metelliana, al quale si accede da un varco posto alla fine di Via Clemente Tafuri, due in Via Vittorio Veneto ed uno all’estremità di Viale Degli Aceri. Abbiamo raccontato che giovani inqualificabili, nottetempo, a bordo di potenti moto, di norma impiegate per il motocross od il trial, dopo varie scorrerie lungo i viali del parco, “impennando”, ovvero, corsa durante, sollevando la ruota anteriore, salivano o, addirittura, scavalcavano le lignee panchine, tenute da supporti in ghisa, recentemente fatte collocare dall’Amministrazione Comunale, in numero di ventotto, al costo di 320,00 euro cadauna, I.V.A. al 20%, se acquistate prima del 17 settembre 2011 o 21% se dal giorno 18 seguente, e trasporto compreso.
Gli impavidi trialisti, senza alcuna remora e ritegno, appunto tre settimane or sono, esercitandosi nello sport da loro amato, spaccavano in ben nove parti una delle 28 panchine, acquistate coi soldi dei cavesi che pagano le tasse. La panchina rimasta vittima dei mascalzoni, era quella collocata alle spalle dell’altarino che sorregge la madonnina. Lungo il viale sono ben visibili i quattro bulloni che la bloccavano a terra.
Nello stesso luogo della scelleratezza appena raccontata, ovvero nel Parco Schwerte, i quotidiani frequentatori del “polmone verde di cui parliamo”, giovedì 3 novembre, alle ore 11.00 circa, nel mentre erano intenti a giocare a carte nel gazebo accosto al Viale Degli Aceri, udivano un forte rumore e nel voltarsi in direzione di questo, notavano un operatore ecologico della Se.T.A. S.p.A., di Via Clemente Tafuri, da pochi mesi presieduta dall’Avvocato Giuseppe Bisogno, eminente figlio di questa Città, che, espletato il servizio di riassetto dell’intero Parco, nell’accingersi a lasciare il luogo di lavoro a bordo di un camioncino aziendale, impattava, certamente per mera distrazione o caso fortuito, contro una delle 27 panchine che ancora arredano i viali, distruggendola.
I numerosi testimoni dell’accaduto riferiscono anche che il medesimo operatore, resosi conto di quanto aveva involontariamente causato, senza alcun indugio, telefonava al suo diretto superiore, informandolo dell’accaduto. Trattandosi di un danno arrecato ad un bene comunale, che giace tutt’ora, così come spezzettato, nel luogo dell’impatto, la Se.T.A. S.p.A. avrà sicuramente richiesto l’intervento del perito della Compagnia di Assicurazione che tutela gli operatori ed i mezzi della società per eventuali responsabilità civili verso terzi, cagionati durante l’attività di lavoro, affinché si provveda al sopralluogo e conseguente indennizzo. Per tale danno, i 360 euro verranno quindi indennizzati al Palazzo di Città dalla Compagnia assicuratrice, per quello invece della panchina rotta dai trialisti tre settimane or sono, siamo certi che non verrà mai risarcito.
Auspicando che non si rompano o né vengano rotte altre, nutrendo seri dubbi sulla resistenza dei supporti in ghisa che reggono le aste in legno delle ripetute panchine, visto che si frantumano, in più parti, per qualsiasi tipo d’impatto, le panchine superstiti, ad oggi, dalle originarie 28 installate, i cittadini passano averne a disposizione solo 26. Intanto l’Amministrazione Comunale, proseguendo nel programma di arredo del Parco Schwerte, ha fatto dotare il secondo gazebo, quello posto sul lato retrostante Via Clemente Tafuri, di un tavolo e quattro sedie di ferro, il tutto ben assicurato a terra. Resta ancora, da parte dell’Amministrazione, disporre l’apertura dei bagni e del punto di ristoro, oltre la diuturna vigilanza dell’intero parco.
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