Tu sei qui: CronacaParco dell'amore, le donne contro il sindaco
Inserito da (admin), venerdì 30 maggio 2003 00:00:00
«Chi di noi non ha sognato leggendo Amore e Psiche? Il segreto dell'eros sta nel celarsi, il suo fascino è tutto nel mistero. Che rischia di trasformarsi purtroppo, qui da noi, in un "Mistero buffo"»: Raffaella Persico, preside del Liceo Classico "Marco Galdi", guarda con enorme perplessità all'«uscita» del sindaco Messina. «Se il parco degli innamorati è uno scherzo, è ridicolo solo parlarne. Se, invece, il sindaco fa sul serio, la trovo un'idea terribile. Dovrebbe favorire i ragazzi? Assurdo. Non si può togliere il mistero del loro crescere, il senso del trasgredire, del nascondersi, l'assaporare in segreto i primi abbracci. Pianificare, facilitare gli approcci è diseducativo. Si dà solo sesso, mentre dovremmo educarli soprattutto ai sentimenti. Ecco, io ripeto spesso ai miei figli: avete perso la poesia e la bellezza del guancia a guancia, del mano nella mano». A darle man forte, Armando Lamberti, cattedra di Diritto Pubblico all'Ateneo salernitano: «L'amore, quello vero ed autentico, si fonda sui sentimenti. È riduttivo racchiudere un argomento così profondo nella proposta banale di un "drive in" dell'amore. Troppo semplicistico dire che è per dare ai fidanzatini un luogo sicuro. Invece di instradarli al sesso, bisognerebbe insegnare ai nostri figli il senso di responsabilità, il rispetto per sé e per gli altri: educarli, insomma, alla legalità. Si dice che i ragazzi non ci pensano su due volte ad esternare le loro effusioni in pubblico. Non credo proprio, ci sono tanti giovani che vivono le loro storie in maniera discreta, consapevole». «Già, ma la maggior parte degli under 25 - provoca la scrittrice-artista Elvira Santacroce - è abituata all'esibizionismo. Discrezione? Non mi pare. Nessuno oggi si scandalizzerebbe se qualcuno usasse la fontana di Piazza Duomo come alcova. La tv, i giornali, la pubblicità non fanno altro che sbatterci sotto il naso accoppiamenti di tutti i tipi. Il parco dell'amore? È inutile, l'amore si fa ormai dappertutto, l'oscenità è stata legalizzata dalla moda. Forse si poteva pensare ad un'area attrezzata per le coppiette qualche anno fa. Allora i tempi non erano maturi, oggi corrono velocemente. Il sindaco pensi piuttosto a tenere pulite le campagne. E siamo chiari, l'immondezzaio lo provocano anche i maleducati del picnic». Luigi Della Monica, medico ed intellettuale, le fa eco: «Parlo da vecchio ragazzo: l'amore in macchina è cosa del passato. I ragazzi di oggi sono più attrezzati. Per loro fare sesso non è più una cosa proibita, difficile. Mi sembra veramente "retrò" la proposta di Messina. Se si tratta di uno scherzo, allora scherziamo insieme: ben venga un'oasi felice degli innamorati, ma facciamone allora un'attrattiva turistica». «Un posto del cuore ufficializzato? Non mi garba proprio. Chi mi conosce - afferma Amalia Coppola Paolillo, fondatrice della Fidapa e presidente della sezione locale di Italia Nostra - sa bene che non sono una puritana, ma non diciamo sciocchezze: non si possono autorizzare certe libertà a cielo aperto. Chi ha voglia di andare a letto, lo faccia nel chiuso di una camera». Le ribatte prontamente Antonella Gaeta, segretaria cittadina di Forza Italia: «Garçonniere, stanze di albergo sono il lusso di una ristretta élite. Parlo da giovane che vive i problemi dei giovani. Ci sono tanti ragazzi in città che non hanno il becco di un quattrino e che possono sfruttare solo il chiuso di una macchina. Il sindaco Messina, secondo me, ha preso un'iniziativa splendida, difendendo le coppiette. Posso assicurare che sono tante ed hanno bisogno di essere tutelate dai malintenzionati. Il parco garantirebbe non solo sicurezza, ma potrebbe essere anche uno strumento di prevenzione. Mi è piaciuto quanto ha detto Francesco Musumeci sulla necessità della prevenzione sessuale. Ci sono malattie terribili, come l'Aids, e le gravidanze indesiderate: occorre educare all'uso dei contraccettivi». Frivolezze, quando ci sono problemi da affrontare seriamente, lamenta Imma Caldarese, psicologo dirigente dell'Asl Sa 1: «C'è disoccupazione, mancano i servizi, mancano i luoghi di incontro, quelli della cultura, per intenderci. I nostri ragazzi vanno a Salerno, a Nocera. C'è una fuga di intelligenze. Dopo le 22, in città c'è il deserto. Un parco dell'amore? Sarebbe frequentato solo da vecchi e polacche».
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