Tu sei qui: CronacaOspedale, torna il reparto di Ortopedia
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 4 giugno 2002 00:00:00
Quattro posti letto, due ortopedici, servizio di guardia 24 ore su 24 ed attività chirurgica: dopo lo stop di un anno (prima l'accorpamento con il reparto dell'Umberto I di Nocera Inferiore, poi i lavori di ristrutturazione) entra in funzione il reparto di Ortopedia all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi" (nella foto). L'importante novità riguarda circa 70mila persone, tra cittadini cavesi e residenti della Costiera Amalfitana, costrette finora, anche per una banale frattura, a rivolgersi ad altri ospedali dell'Asl Sa 1 o addirittura fuori del territorio dell'Azienda Sanitaria locale. Da oggi finalmente si cambia. Cominciamo dai numeri: i posti letto di Ortopedia disponibili a Cava saranno quattro, sistemati nell'attuale reparto di Chirurgia, almeno fino a quando non saranno terminati i lavori di ristrutturazione. La divisione sarà attiva 24 ore su 24, con prestazioni ambulatoriali, attività chirurgica e servizio di guardia. Per rafforzare l'organico sono in arrivo due ortopedici, provenienti dalla divisione dell'Umberto I di Nocera Inferiore. Ed ancora, rimanendo all'Ortopedia, è previsto entro la fine di questa settimana il potenziamento degli altri due presidi di Nocera e Scafati. «In tutti e tre gli ospedali - precisa il manager Raffaele Ferraioli (nella foto) - l'attività sarà no-stop. Con gli ultimi concorsi abbiamo reclutato altri dieci ortopedici, che andranno a rafforzare gli organici ospedalieri». L'intero programma è coordinato da Carlo Di Roberto, responsabile del dipartimento di Ortopedia degli "Ospedali Riuniti delle Tre Valli". Ma, ossa e fratture a parte, le novità da registrare sono diverse. La ditta impegnata nei lavori di ristrutturazione dovrebbe consegnare in questi giorni i nuovi ascensori, completando, così, il percorso cosiddetto verticale, mentre i quattro posti di Utic (Terapia intensiva cardiologica), per ora sistemati negli spazi regolarmente occupati dalla Rianimazione, verrebbero accorpati nel nuovo reparto di Cardiologia di urgenza, in fase di ultimazione. Si arriva, poi, al capitolo «integrazione ospedale e territorio», nel quale si registra una buona notizia. Si chiama «self-help», ricerca in sé delle risorse autoterapeutiche: in pratica, una nuova tecnica che mira ad aiutare le donne in menopausa attraverso la costituzione di un gruppo di ascolto, che si riunirà due volte alla settimana (martedì alle 16 e giovedì alle 9.30). «Affrontare bene la menopausa - spiega Imma Caldarese, psicologa del Centro Salute Mentale e responsabile del progetto - è fondamentale non solo per il benessere fisico, ma anche per quello psicologico È senza dubbio una fase di bilanci. La donna avverte dei cambiamenti nel fisico, nelle sue abitudini e, soprattutto, soffre di una mancanza di progetti. E spesso il ricorso ai farmaci non è di aiuto». La forza del gruppo si basa proprio sulla condivisione del problema e sulla possibilità di trovare delle soluzioni. «Nel gruppo - continua la psicologa Caldarese - la donna può esprimere il proprio vissuto. Si avrà, dunque, un fruttuoso scambio di esperienze, che aiutano a gestire meglio le difficoltà che si vivono senza delegare, ma recuperando un protagonismo positivo». Il programma è stato avviato dal gennaio scorso grazie alla collaborazione tra l'Unità operativa di Ostetricia-Ginecologia ed il Centro di Salute Mentale. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Servizio Sociale (responsabile Maria Carmela Russo), telefonando al numero 089 4455250.
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